finale soddisfacente per i Blues ma qualche rimpianto

Sulla strada per i Mondiali di Budapest (19-27 agosto), la tappa di Chorzow per i Giochi Europei deve ancora essere classificata come appuntamento prioritario dai team manager francesi.

Comunque, 7e posto (337,50 punti), molto indietro rispetto all’Italia che si è laureata grazie ai campioni olimpici Gianmarco Tamberi e Filippo Tortu con un totale di 426,50 punti, davanti a Polonia (402,50 punti) e Germania (387,50 punti), lasciando pochi rimpianti.

“Stagione molto affollata”

“Non abbiamo spinto al massimo, perché la stagione è stata molto fitta, con il meeting della Diamond League a Parigi, il campionato di Francia obbligatorio (fine luglio ad Albi) e i Mondiali di Budapest”, ha spiegato Romain Barras, direttore dell’alta prestazione per la Federazione francese di atletica leggera (FFA).

“Alla fine, eseguendo troppi conigli contemporaneamente, rischiamo di perdere tutto. Il nostro desiderio era affidarci ai migliori nella pianificazione della loro stagione e siamo arrivati ​​con una squadra che aveva perso il suo allenatore”, ammette.

I dirigenti presenti in Polonia hanno adempiuto alle loro parti del contratto, come la medaglia d’argento olimpica 2016 nel lancio del disco Melina Robert-Michon (3e), il saltatore con l’asta Thibaut Collet (3e), staffetta 4x100m maschile (3e) o l’ostacolista Pascal Martinot-Lagarde, dietro a 4e posto.

Tre vittorie domenica

Ma la soddisfazione arriva da tre vittorie su 37 eventi in programma, tutte vinte domenica, grazie a Ryan Zeze, miglior tempo nei 200m in 20”29, Hilary Kpatcha in lungo (6.75m) e Nawal Meniker in alto (1 , 90 m).

“Hilary e Nawal torneranno quest’anno dopo tanti anni di difficoltà, ci sono buone prospettive”, assicura Romain Barras che però non può fare a meno di rammaricarsi che “alcuni nuovi giocatori non sappiano essere al 102% o ottenere il massimo stagione, o anche le loro carriere”.

A causa di questa competizione, in una nuova configurazione con 16 nazioni in prima divisione europea e sempre più trascurata dai più grandi nomi della disciplina, principalmente per consentire “atleti e staff di andare avanti e temprarsi” in futuro. Olimpiadi di Parigi 2024 “e oltre”.

“Non siamo dove dovremmo essere (…) saremo dove siamo verso le 4e o 5e posto”, ha concluso l’ex decatleta.

Riccarda Fallaci

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