Firenze: riflessioni sul divieto di Airbnb in centro

I principi Firenze vogliono “cacciarlo” fuori Airbnb da Centro della città, per liberare più abitazioni per i residenti stabili del comune toscano.

QUELLO Dario Nardella, Il sindaco di una delle destinazioni turistiche più popolari d’Italia ha dichiarato che la sua città cercherà nuove normative a livello locale perché ha trovato deludenti i piani per regolamentare il settore a livello nazionale.

Con la proposta di Nardella, denominata “Salviamo il centro storico”, il sindaco intende bloccare nuovi contratti di affitto a breve termine e offrire agevolazioni fiscali per favorire forme di residenza più permanenti.

Nardella è un membro del partito di centrosinistra PD, che è all’opposizione a livello nazionale.

Come in altri paesi europei, un mix di bassi salari, mancanza di immobili, piattaforme come Airbnb e alta inflazione ha portato a una crisi immobiliare, con i lavoratori a basso reddito e gli studenti che hanno subito un duro colpo in Italia.

Il governo centrale sta lavorando a un disegno di legge che, secondo quanto riportato dai media italiani, imporrebbe a ogni casa affittata ai turisti di avere un codice identificativo nazionale per facilitare il monitoraggio e la regolamentazione degli affitti. Chi non si adegua rischia una multa fino a 5.000 euro.

Inoltre, le autorità delle città più visitate avranno il diritto di imporre un soggiorno minimo di due notti per gli affitti a breve termine nei loro centri urbani.

Alberta Trevisan

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