L’ambasciatore di Grecia a Roma, Eleni Sourani, ha rilasciato una dettagliata intervista all’agenzia di stampa Ansa, riferendosi alla stretta collaborazione tra Grecia e Italia.
“Le relazioni tra i nostri paesi sono molto buone. Si basa su legami profondi che si riflettono nella nostra stretta collaborazione e costante contatto non solo a livello politico ma anche a livello della società nel suo insieme”, ha affermato l’ambasciatore.
Riferendosi alla continua e profonda collaborazione nel campo della cultura, ha sottolineato: “Non è un caso che il primo Paese a rispondere all’appello della Grecia per la riunificazione delle statue del Partenone sia stata l’Italia, con la restituzione dei frammenti del Museo di Fagan Salinas . La Sicilia nel fregio del Partenone”.
Allo stesso tempo, per quanto riguarda le transazioni commerciali, la sig. Sourani ha osservato che “l’Italia è il partner commerciale dominante della Grecia e ci sono investimenti significativi da entrambe le parti, con un costante interesse a rafforzarlo”, in quanto “le transazioni commerciali dei due Paesi supereranno, nel 2022, i 12 miliardi di euro”.
A proposito del Mediterraneo e della necessità di rafforzare un clima di pace e stabilità, l’ambasciatore greco in Italia ha dichiarato all’agenzia di stampa Ansa: “Come Paesi del Mediterraneo, affrontiamo le stesse sfide e stiamo lavorando a livello bilaterale ed europeo per trovare soluzioni efficaci. Approcci al Mediterraneo come mare di opportunità, di importanza strategica per l’Europa, con possibilità di sviluppo e cooperazione, sulla base del diritto internazionale.La guerra in Ucraina evidenzia l’importanza del Mediterraneo per la sicurezza energetica dell’Europa, con il ruolo attivo dell’Italia e della Grecia in questa direzione”.
Infine, per quanto riguarda l’immigrazione-rifugiati, la questione principale che preoccupa entrambi i paesi, la sig. Sourani ha sottolineato: “Il settore dell’immigrazione è uno dei più importanti nel contesto della cooperazione greco-italiana, sia a livello bilaterale che europeo. Questo si basa sulla fiducia che esiste a livello operativo e politico, ma anche sulla comprensione reciproca e la comprensione delle sfide che l’Europa nel suo insieme deve affrontare e le risposte che dobbiamo dare. La Grecia e l’Italia sono all’avanguardia dei confini europei. Esistono due condizioni principali per una politica migratoria europea sostenibile: in primo luogo, un controllo efficace delle frontiere esterne dell’Unione e in secondo luogo, un’equa divisione delle responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda le frontiere esterne.Ci uniamo al gruppo MED5 and Friends di Frontex, che mira a promuovere questi due principi in tutta Europa.A livello politico, Grecia e Italia si stanno battendo affinché le relative decisioni dell’UE non rimangono lettere vuote, ma diventano un pilastro fondamentale della risposta dell’Europa alle sfide attuali e future dell’immigrazione. Dopotutto, tutti gli Stati membri si sono impegnati a raggiungere questo obiettivo al più alto livello, con l’accordo UE. La ricetta di Dublino è fallita. Se si ripetesse nel nuovo Patto su Migrazione e Asilo avrebbe certamente lo stesso effetto. A livello operativo, infine, è in corso lo scambio di informazioni e il coordinamento sia a livello bilaterale che attraverso schemi di cooperazione operanti nell’ambito delle istituzioni dell’UE”.
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