Il bilancio della Meloni rende difficile la lotta all’evasione fiscale

Corte dei conti italiana questione uno dell’azione economica dal Presidente del Consiglio d’Italia, Giorgia Meloni. Pertanto, si ritiene che alcune delle fasi relative all’uso del contante e dei pagamenti con carta siano effettuate dal governo includilo nel tuo budget potrebbe essere “incompatibile con l’obiettivo di lotta all’evasione fiscale” proposto dalle autorità europee.

“Va notato che l’aumento del limite massimo di pagamento e, in particolare, la non sanzione del rifiuto di accettare un determinato importo di pagamenti elettronici potrebbe non servire allo scopo di combattere. contro l’elusione fiscale disciplinata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)“, finanziato con fondi europei, secondo l’Efe, citando il presidente della Corte, Enrico Flaccadoro.

In particolare, Flaccadoro ha evidenziato che potrebbero entrare in conflitto con la “Riforma dell’Amministrazione Fiscale”, che a un certo punto prevedeva specifiche misure volte a “combattere l’evasione fiscale”, durante l’udienza sui conguagli di bilancio presentata dall’esecutivo Meloni.

La quantità di denaro aumenta

Il governo Meloni introdurrà sul suo conto nel 2023 una norma che consentirà il pagamento in contanti fino a 5.000 euro dal prossimo gennaio (attualmente il limite è di 2.000 euro) e aspira, secondo la bozza di Bilancio, ad aumentare il prezzo minimo (dagli attuali 30 a 60 euro) che i commercianti possono essere multati se non accettano pagamenti elettronici o con carta.

“La Corte dei Conti ha ritenuto recessivo consentire agli esercenti di non utilizzare pagamenti con carte fino a 60 euro e che vadano in giro con le tasche piene di banconote fino a 5.000 euro, perché significa anche sostenere indirettamente l’economia sommersa. Il governo e il ministro dell’Economia hanno una grave responsabilità che pagheremo nei prossimi anni”, ha detto oggi il presidente del M5S Giuseppe Conte.

Si stima che l’evasione fiscale in Italia abbia raggiunto i 99,2 miliardi nel 2019

L’opposizione italiana di centrosinistra ha fatto pressioni sul governo Meloni non limitando così le multe alle imprese che non accettano pagamenti con cartaconsiderando che porrà fine alla guerra contro il denaro “nero”, in un Paese dove nel 2019 l’evasione fiscale ammontava a 99.200 milioni di euro, secondo l’ultimo Documento esecutivo di Economia e Finanza.

La prima Legge di Bilancio di destra Meloni è arrivata in Parlamento per elaborazione, modifica e approvazione entro il 31 dicembre come richiesto dalle autorità dell’Unione Europea.

Il governo ha annunciato il 28 che sono in corso colloqui con la Commissione europea “i cui risultati saranno resi noti durante l’elaborazione” della Finanziaria.

Gerardo Consoli

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