«Il canto della terra: la musica tra nazionalismo e cosmopolitismo nell’Ottocento», è il tema centrale di questo importante concorso in cui si esplorano repertori in cui compositori di vari paesi europei introducono elementi tradizionali e folcloristici nelle loro creazioni musicali.

La Prague Chamber Orchestra è l’orchestra permanente di questa edizione del festival e al gruppo si uniranno un quartetto rappresentativo e solisti che saranno i protagonisti di questo straordinario viaggio creativo attraverso la musica di compositori come Tchaikovsky, Dvorak, Janaceck, Enescu, Liszt , Bartok e Chopin.

Una delle componenti fondamentali del Cartagena Music Festival è il suo programma accademico e sociale, che si affianca alle attività artistiche con corsi di diploma, masterclass, conferenze, laboratori di liuteria e molte altre attività.

In occasione dell’evento, ci sarà un ciclo dedicato ai compositori di musica da camera colombiana.

Al primo incontro della giornata parteciperanno il pianista János Balázs, che interpreterà le opere di Pancho Vladigerov, considerato il padre della musica accademica bulgara del XX secolo; George Enescu, pianista, educatore, compositore e uno dei più famosi violinisti rumeni, e Béla Bártok, un famoso compositore ungherese. Successivamente, il Pražák Quartet e il pianista Francois Dumont saranno presenti al concerto Musica e identità nazionale, dove, oltre alle opere di Vladigerov ed Enescu, si potrà ascoltare una delle opere più famose di Joseph Suk: Quartetto per pianoforte e trio per archi in Re maggiore, op. 16 n. uno.

A questo concerto si è aggiunto un discorso tradizionale del musicologo italiano Giovanni Bietti, che studierà il nazionalismo nella musica di Enescu.

Altro spazio previsto sono le conferenze nell’Auditorium del Palazzo della Proclamazione.

Il Cartagena Music Festival si è posizionato come punto d’incontro per artisti di fama mondiale di musica classica e tradizionale.

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