Il Limoges CSP ha perso il Clasico, 81-89 contro il Pau, e ha visto passare gli spareggi

Il Limoges CSP ha perso il suo 113esimo Clasico nella storia, perdendo in casa contro il Pau 81-89. Fa schifo, perché hanno già perso l’andata. Frustrante, dato che il Limoges potrebbe aver salutato gli spareggi il 1° aprile!

L’abbiamo detto: questo 113e Classico forse non la storia più appariscente.
I tempi in cui Limoges e Pau-Orthez in lotta, se non in testa, almeno in prima linea nel Campionato, ancora lontano.

E le classifiche dei due club prima dell’incontro, rispettivamente nono e ultimo, non sono purtroppo niente come un pesce d’aprile.

Tuttavia, Limoges-Pau rimane un Clasico, e questo non è meno emozionante:

  • E uno, in una rivalità storica, è stato CSP ad avere il sopravvento (prima della partita, 57 vittorie, 54 sconfitte e un pareggio).
  • E in secondo luogo, all’andata della stagione, è stato Pau a vincere, e in grande stile, 81 a 62. Il Limoges ha quindi dovuto prendersi la rivincita.
  • Infine, e terzo, la posta in gioco è alta per entrambe le squadre. Non tracciare una linea sotto gli spareggi per i locali, non tracciare una linea sotto l’Elite per la squadra in trasferta.

Inoltre, durante l’ultimo allenamento, Massimo Cancellieri non manca di sottolineare la potenziale pericolosità di quest’ultimo punto.

Secondo lui, la vittoria dei suoi uomini contro il Monaco è stata straordinaria, così come la successiva sconfitta contro il Dijon che lo ha fatto arrabbiare. E ha quasi compromesso un jolly…

Ma per lui, Palois non meritava l’ultimo posto e, senza quasi nulla da perdere, arriva a Limoges con quasi tutto da guadagnare: il paradosso di una squadra che ha un coltello sotto la gola e tra i denti…

Beaublanc non voleva nascondere il suo piacere.

Il Calderone era pieno fino all’elsa e fino alla sua resistenza finale.
Quanto al saluto di Pau durante il riscaldamento, è tradizionale, e anche povero Jimmy Veroverora ViceEric Bartechek, ma ancora campione d’Europa quasi trent’anni fa, non è stato risparmiato. Significa aspettare…

Insomma, con una lucentezza leggermente ridotta, e un odore polveroso meno opprimente, siamo ancora nel Clasico!

E mentre è stato Pau a segnare la prima tripla, è stato il Limoges, soprattutto sotto pressione Kyzlink, prese rapidamente il potere. 10-5 dopo quattro minuti, la serata si preannunciava bellissima.

Beh poco, perché meno di un minuto dopo gli ospiti avevano già segnato, prima ancora di passare!

Mano-à-mano seguita fino alla prima sirena, guidata da CSP, 17-14.

Probabilmente dovremmo leggere il foglio delle statistiche fornito, poiché sono foriero di alcune cose da seguire.

Certo, Limoges ha davvero dominato i rimbalzi (13 contro 6).
Ma l’indirizzo non esiste, figuriamoci remoto (2/10), e la vernice si esaurisce.
E Pau ha collezionato tre presenze in più rispetto a CSP sulla linea di tiro libero!

Questa impressione mista è continuata nel secondo trimestre.

Limoges non si distingue mai, e se c’è un lampo, Classeda Yaguetta e da Desi RodriguezPau non si è mai dimesso, salvo rimbalzi, (20 contro CSP nel primo tempo!) E ha perso un punto all’intervallo, 38-37.

Di nuovo, due commenti sul foglio delle statistiche: Nicola Lang ancora bloccato a ground zero! (certamente, a quasi tre colpi, ma questo sta dicendo).

Ed Éric Bartécheky ha iniziato ad “apprezzare” la sua squadra, Sim, Williams e Ayayi in particolare sono usati di più…

Il terzo quarto è iniziato quasi bene.

Oh, Limoges ha appena tolto la “gomma” di Pau, ma alla fine.

Nico Lang trova finalmente il bersaglio dalla distanza, e dopo un possesso palla bianco da parte degli ospiti, due tiri liberi di Graves riducono il distacco a 4 punti, 53-49 (26e).

Quasi un mondo in questo gioco!

Sfortunatamente, non paralizza i visitatori.
D’altra parte.
Tornarono indietro, si staccarono e presero il comando, 58-63all’inizio dell’ultimo round.

Niente di straordinario, ma Beaublanc ha un po’ di raffreddore.

E questo è niente, di fronte all’impatto l’AC andrebbe in crash!

Perché che dire di questo quarto trimestre?

Affidandosi nemmeno a metà dei primi 5 (Cummings e Oniangue), eccetera Ayayi E chikoko(da quattro a dieci minuti ciascuno in quest’ultimo pezzo, ventidue punti in tutto, di cui undici per la stessa Chikoko!!!), Pau si è trasformato in una squadra ruvida e ingiocabile!

Ma a cinque minuti dalla fine, Lang (ancora capocannoniere del Limoges alla fine), porta i suoi a due punti, 71-73.

Ma con alcuni tiri sbagliati e decisioni sbagliate di Jones nella squadra di Limoges, e un numero incredibile di 20 tiri liberi concessi a Pau negli ultimi dieci minutidurante il lodo arbitrale che, certo, non portava necessariamente alla sconfitta di Limoges, ma per alcuni non avrebbe fatto nulla per ostacolarlo (discusso se non discutibile, per così dire), il destino l’aveva segnato!

E in un silenzio morto, Pau che si costrinse, 81-89contro CSP per la seconda volta in questa stagione, a Beaublanc, e per la prima volta da ottobre 2017!

In conferenza stampa, gli ospiti hanno voluto mantenere una vittoria per loro così preziosa che, unita ad altri risultati, ha permesso loro di lasciare le lanterne rosse.

Umiliati, Éric Bartécheky e Giovan Oniangue ammettono che Pau non si è ancora salvato, ma finalmente c’è da sperare in qualcosa.
Ma senza negare che questa vittoria a Limoges…

Sul lato CSP, i volti sono ovviamente molto più coperti. E la dichiarazione è quasi un mese.

Massimo Cancellieri oscillava tra rabbia e frustrazione, chiedendosi come la sua squadra potesse permettersi di trascurare così la difesa questo sabato sera; come può vincere contro il Monaco e perdere contro il Pau!
Diversi motivi per l’allenatore italiano, che arriva addirittura a parlare di mancanza di c… !

Quanto a Nicolas Lang, quelli erano gli occhi neri che mostrava lui stesso, più o meno intonati al suo allenatore.

Lui, che ne abbiamo visti tanti, se non protestare, comunque chiedere spiegazioni, durante la controversa decisione dell’ultimo trimestre, non ha voluto tirarlo in ballo, ma le sue parole non sono fraterne…

Tuttavia, ha messo maggiormente l’accento sull’assenza collettiva che, a suo avviso, ha seguito tutti i time-out, ogni volta che Limoges ne ha preso uno, ed è stata quindi fatale per CSP.

Fatale in più di un modo!

Perché al di là dell’orgoglio ferito da una stagione bianca e secca contro il Pau, dopo queste due sconfitte, al di là del dispiacere di vedere il Béarnais tornare alle due vittorie della storia del Classico, il Limoges ha perso di più questo sabato sera.

Il club è ora almeno due vittorie dietro 8e e il posto finale di qualificazione per gli spareggi.

E mancano solo otto partite da giocare, quattro in trasferta, quattro a Beaublanc.

Tranne due contro squadre che non si possono prendere (Boulogne-Levallois e ASVEL), due difficili da prendere (Le Mans e Roanne, quelle con un margine di due vittorie per l’esattezza), una contro avversarie dirette, lo Strasburgo, e solo le ultime due contro le ultime in classifica (Blois e Fos).

Basti dire che i margini sono esigui e le aspettative ancora più esigue.

L’unica buona notizia di stasera, ed è nera: se Élan Béarnais gioca così la sua ultima partita, potrebbe riuscire a salvarsi.

Ciò significa che ci saranno ancora i Clasico.
E bisogna comunque ammettere che hanno un gusto inimitabile. E sarà difficile sopravvivere a queste due sconfitte.

Non vedo l’ora del 114e Clasico, basta che vinca almeno quello!

Riccarda Fallaci

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