Il Ministro della Giustizia e dei Diritti Umani della Nazione, Martín Soria, ha ricevuto in sede il portafoglio della Giustizia dell’Ambasciatore della Repubblica Italiana, Fabrizio Lucentini, e una delegazione composta dal Capo del Ministero della Giustizia Italiano, Nicola Russo; Giovanni Tartaglia Polcini,
consigliere giuridico del Ministero degli Affari Esteri; Eufemia Esposito, direttrice del Servizio Relazioni Internazionali del Ministero dell’Interno italiano, Monica Cali, giudice competente per l’attuazione dei sistemi penali, e Lorenzo Tordelli, Coordinatore Responsabile Sistemi Penitenziari Componente di Assistenza alla Criminalità Organizzata Transnazionale Europa-Latina America.
All’incontro hanno partecipato anche il capo dell’unità di gabinetto consultivo del ministero della Giustizia, Gimena del Río, il direttore degli affari internazionali, Juan José Cerdeira, per conto del ministero della Giustizia dell’Argentina, direttore dell’assistenza in diritto internazionale al ministero degli Affari Esteri dell’Argentina, Aldana Rohr.
Durante l’incontro, i funzionari dei due Paesi hanno concordato sulla necessità di rinnovare l’Accordo di Assistenza Giudiziaria in Materia Penale tra la Repubblica Argentina e la Repubblica Italiana firmato nel 1987, entrato in vigore nel 1989, a seguito della ratifica parlamentare.
Tra i punti principali, evidenziano la necessità di una cooperazione criminale tra i due paesi per disporre di tecniche e strumenti moderni per combattere la criminalità organizzata transnazionale come promosso nella Convenzione sugli stupefacenti di Vienna del 1988, Palermo del 2000 contro DOT o Mérida. nel 2003 contro la Corruzione; e la necessità di combinare mezzi elettronici e digitali per elaborare l’assistenza reciproca e consentire udienze tramite videoconferenza.
Nel corso dell’incontro, il Ministro Soria ha apprezzato lo “storico rapporto che unisce Italia e Argentina” e ha sottolineato la necessità di aggiornare i principali strumenti che entrambi i Paesi hanno per contrastare congiuntamente la criminalità organizzata. sostituire uno strumento che ha 35 anni, con un Trattato moderno che possa fornire una risposta rapida nel mondo globalizzato in cui viviamo. La criminalità organizzata odierna utilizza metodi avanzati, utilizza la tecnologia e sfrutta le vulnerabilità del nostro Paese per svolgere i propri affari criminali e reati che sono una piaga della nostra società. Per questo motivo, è imperativo rafforzare la collaborazione e la cooperazione internazionale per ottenere una risposta completa e solida alla criminalità organizzata”.
Allo stesso tempo, durante l’incontro, Martín Soria e Nicola Russo hanno concordato sull’utilità di formare una “squadra investigativa comune”. Questi gruppi consentono un lavoro congiunto, interdisciplinare e bilaterale su processi giudiziari specifici.
“L’incontro con il Ministro Soria rappresenta un importante passo avanti nella cooperazione giudiziaria tra Argentina e Italia. Siamo fiduciosi di poter procedere rapidamente all’aggiornamento e all’aggiornamento dell’accordo sul gratuito patrocinio”, ha affermato Russo.
Per quanto riguarda questa figura di cooperazione, Cerdeira ha evidenziato che i paesi del Mercosur stanno attualmente conducendo prove di lavoro pilota di questo tipo di apparecchiature, promosse dal ministero della Giustizia argentino nell’ambito della riunione dei ministri della giustizia del Mercosur.
Pertanto, il Ministro ha informato la delegazione italiana dell’approvazione da parte del Mercosur dell’“Ordinanza per la protezione del Mercosur”, iniziativa promossa dal Presidente dell’Argentina Pro-Tempore in occasione della Riunione dei Ministri della Giustizia dell’organo regionale nel corso della prima metà del 2021. L’accordo implica che le misure di protezione contro la violenza in materia di genere emesse dalla Magistratura di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay saranno riconosciute e applicate congiuntamente senza la necessità di promuovere nuove procedure.
Intanto Giovanni Tartaglia Polcini ha presentato il lavoro che da anni l’Italia svolge in materia di formazione e professionalizzazione degli ufficiali giudiziari in materia di antimafia. A tal proposito commenta l’esperienza formativa che i paesi europei svolgono in vari paesi nell’ambito del GAFI e mette a disposizione del portfolio guidato da Martin Soria il team italiano per svolgere attività formative congiunte.
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