Il Papa ha nominato 21 cardinali chiamati a influenzare la scelta del suo successore | TV5MONDE

Diplomatici, stretti consiglieri e persone del settore: papa Francesco ha nominato sabato 21 cardinali provenienti da quattro continenti, la maggior parte dei quali un giorno sarà chiamata a scegliere il suo successore.

In una Chiesa cattolica che contempla pienamente il suo futuro, il profilo dei “promossi” riflette le priorità fissate da Jorge Bergoglio che ha progressivamente progettato un Sacro Collegio meno occidentale.

La solenne cerimonia, nono concistoro ordinario dall’elezione dei gesuiti argentini nel 2013, si è tenuta sabato mattina in piazza San Pietro a Roma, sotto il sole cocente.

Vestiti con vesti rosse, i nuovi cardinali si sono inginocchiati davanti al Papa per ricevere il fermaglio – un cappello rettangolare viola – e l’anello cardinalizio.

Papa Francesco guida il Concistoro per insediare 21 nuovi cardinali, il 30 settembre 2023 in Piazza San Pietro, Vaticano

AFP

“Coraggio!”, “Avanti!”, ha detto il Papa con un sorriso per incoraggiarli, tra gli applausi di migliaia di fedeli, alcuni dei quali sventolavano le bandiere dei loro Paesi.

Tra i 21 prelati chiamati ad assistere il papa nel governo della Chiesa, 18 – quelli sotto gli 80 anni – parteciperanno al conclave chiamato a eleggere il prossimo papa.

Rivolgendosi ai cardinali “provenienti da ogni angolo del mondo”, papa Francesco ha paragonato il collegio cardinalizio a una “orchestra sinfonica” dove “la diversità è importante” ma “ogni musicista deve ascoltarsi a vicenda”.

“Separato”

Sensibile alle comunità “periferiche” e minoritarie, Papa Francesco ha cercato di promuovere i sacerdoti dei Paesi in via di sviluppo ai più alti livelli della Chiesa, liberandosi dalla pratica di individuare sistematicamente alcuni arcivescovi delle principali diocesi.

Piazza San Pietro durante il Concistoro per l’insediamento di 21 cardinali, 30 settembre 2023 in Vaticano

AFP

“Sta cercando cardinali che siano al passo con i tempi. Sono persone che in passato hanno fatto dei passi nei confronti della Chiesa, che hanno positivamente assicurato la divisione”, ha detto all’AFP un osservatore della Santa Sede. “Gli piaceva il vescovo in azione”.

L’elenco dei nuovi cardinali provenienti da 15 Paesi riflette le regioni in cui la Chiesa è in espansione, come l’America Latina e l’Africa, con la promozione degli arcivescovi di Juba (Sud Sudan), Città del Capo (Sud Africa) e Tabora (Tanzania).

L’Asia, la cui rappresentanza è cresciuta negli ultimi 10 anni, è rappresentata dal vescovo di Penang (Malesia) e dal vescovo di Hong Kong, Stephen Chow Sau-Yan, considerato capace di svolgere un ruolo importante nel migliorare le difficili relazioni tra i due paesi. Chiesa e Pechino.

Tra i nuovi arrivati ​​ci sono due francesi, che portano a sei il numero degli elettori francesi: il vescovo di Ajaccio, monsignor François Bustillo, 54 anni, francescano di origine spagnola, e Christophe Pierre, 77 anni, nunzio apostolico (ambasciatore della Santa Sede) negli Stati Uniti dopo una ricca carriera diplomatica.

Il Vescovo di Ajaccio, Monsignor François Bustillo (d), è stato creato cardinale da Papa Francesco nel Nono Concistoro, il 30 settembre 2023 in Piazza San Pietro, in Vaticano

AFP

Circa 800 fedeli corsi si sono recati per assistere alla cerimonia.

Come nunzi «siamo intermediari, servitori. Come cardinale, non penso che la situazione cambierà”, ha detto monsignor Pierre all’AFP, ammettendo di sentire “un certo peso sulle spalle”.

L’arcivescovo italiano Pierbattista Pizzaballa è il primo patriarca in carica di Gerusalemme – la massima autorità cattolica in Oriente – a nominare un cardinale.

Linea Francesco

L’Europa, la cui rappresentanza è diminuita in dieci anni, questa volta è in una buona posizione con otto rappresentanti, tra cui il portoghese Américo Aguiar, di 49 anni e il più giovane della lista.

L’italiano Claudio Gugerotti (d) e l’americano Robert Prevost arrivano al Concistoro per l’insediamento di 21 nuovi cardinali in Piazza San Pietro, il 30 settembre 2023 in Vaticano

AFP

Da notare anche la differenza tra tre persone vicine al Papa che sono membri della Curia, il “governo” centrale della Santa Sede: Claudio Gugerotti dell’Italia, Victor Manuel Fernandez dell’Argentina e Robert Prevost dell’America.

La nomina dei cardinali è stata attentamente esaminata dagli osservatori, che la vedono come un’indicazione sui possibili futuri leader spirituali della Chiesa cattolica e dei suoi presunti 1,3 miliardi di persone.

Soprattutto da quando il Papa 86enne, che ora usa una sedia a rotelle, ha lasciato la “porta aperta” per scappare, come il suo predecessore Benedetto XVI, se la ragione di ciò è la sua salute cagionevole.

Papa Francesco ha ormai scelto 99 cardinali elettori sugli attuali 137 cardinali, quasi i tre quarti, mentre circa il 22% è stato scelto da Benedetto XVI e il 6% da Giovanni Paolo II.

Questa distribuzione potrebbe pesare contro la maggioranza dei due terzi necessaria per eleggere un nuovo papa, aumentando la probabilità che condivida le idee di Francesco, anche se l’elezione di un papa è sempre imprevedibile, come dice l’antico detto romano: “Chi entra in conclave quando il Papa esce cardinale”.

Riccarda Fallaci

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