Il “paradosso fiscale” della Meloni.

Il presidente del Consiglio italiano sta cercando di placare i commercianti con misure mirate, che sono in corso di attuazione da parte dell’Unione Europea. non vedeva affatto con occhi buoni.

Dopo l’intervento sull’immigrazione cercando di limitare l’arrivo degli immigrati ei conflitti legati alla Francia, il governo della Georgia Meloni si occupa ora di misure di carattere economico.

Tutti sanno bene che i margini per i relativi movimenti sono chiaramente limitati, ma il capo del governo ultraconservatore italiano vuole fornire un chiaro esempio di scrittura. Presentando il nuovo bilancio dello Stato, ha sottolineato di voler aumentare a 5.000mila euro il limite per i pagamenti in contanti effettuabili, mentre allo stesso tempo vuole consentire agli esercenti di non accettare carte per acquisti fino a 60 euro.

Cosa che ha confermato anche nel suo messaggio su Facebook in cui ha lanciato un appuntamento fisso con i suoi sostenitori, ovvero il “Georgia record”. Secondo Meloni, “le restrizioni all’uso del contante non si applicano in tutti i Paesi”. Ha anche fatto l’esempio della Germania e dell’Austria. Non pensa che questo aumento di numeri supporti l’evasione fiscale, ma ritiene che sia vero il contrario. Per quanto riguarda la possibilità di pagamento con carta, il parere del presidente di Fratelli d’Italia è che “creino problemi agli esercenti”.

Tuttavia, questa “innovazione” a cui si riferisce ha avuto anche una serie di conseguenze: innanzitutto la Commissione Europea, secondo gran parte della stampa italiana, non ha preso molto bene queste due azioni, considerato che il Paese è uno dei “campioni”, a livello europeo, di evasione ed esenzione fiscale.

Allo stesso tempo, la Banca d’Italia ha sottolineato ieri che i tentativi di aumentare il limite alle transazioni “in contanti” non stanno aiutando la modernizzazione del Paese. E non è solo una semplice “sensazione”. Una delle condizioni affinché l’Italia possa erogare i soldi del Recovery and Resilience Plan è continuare a combattere, in modo reale ed efficace, le “cattive abitudini” degli evasori fiscali.

Non è un caso che in un videomessaggio di “Notes of Georgia” il primo ministro del nostro Paese vicino insista sui suoi precisi piani, ma allo stesso tempo aggiunga che “un limite di 60 euro per i pagamenti con carta è indicativo” e che ” Dopotutto potrebbe essere più basso”. La strategia di Fratelli d’Italia, della Lega, ma anche di Forza Italia dei “cavalieri” è quella di mandare un messaggio a commercianti e liberi professionisti che li stanno aiutando a pagare meno tasse e a tornare ad alcune consuetudini di un tempo ad alcuni estensione.

Tuttavia, le condizioni create dalla pandemia di coronavirus e la posizione del governo di Mario Draghi hanno dato un contributo convincente affinché i cittadini italiani si abituassero all’uso della “moneta elettronica”. Potrebbero esserci problemi con i tassi e gli utili bancari di queste transazioni, ma è un po’ “strano” volerli risolvere aumentando la possibilità di pagare in contanti.

Infine, se si guarda più in generale alla realtà politica e sociale dell’Italia, si scopre che c’è anche un altro problema: sostiene i commercianti ei precari, mentre il governo Meloni punta a limitare fortemente il reddito sociale per i disoccupati ei lavoratori a basso reddito. (che accetta più di 3 milioni di cittadini) non è assolutamente favorevole alla pace sociale.

Alberta Trevisan

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