Roma, 21 mar (EFE).- La Commissione giudiziaria della Camera dei deputati italiana ha accolto oggi tre disegni di legge che dichiarerebbero la maternità surrogata eseguita all’estero un “reato universale” e inizierà a studiarli questa settimana.
Le proposte sono state “unificate”, in quanto arrivano dai tre partiti di governo, ciascuno da Fratelli d’Italia e Lega di estrema destra, dal premier Giorgia Meloni e dal suo vicepresidente Matteo Salvini, e dal conservatore “Forza Italia”. Silvio Berlusconi.
“Tutti i diritti sono d’accordo nel rendere la maternità surrogata un reato universale”, ha detto la deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi, prima firmataria di uno dei testi.
La commissione prevede di iniziare l’esame del disegno di legge questa settimana, avviando così l’iter parlamentare, in un momento in cui in Italia si parla molto di questa prassi.
L’obiettivo della proposta è “accogliere il turismo procreativo e le imprese del corpo di donne e bambini”, secondo le stesse parole di Varchi.
Ciò avverrebbe ampliando una legge del 2004 che già vietava nel Paese la “realizzazione, organizzazione, pubblicazione o commercializzazione di gameti o embrioni” o la maternità surrogata con una pena fino a due anni di reclusione e una multa fino a un milione euro.
Cioè, in Italia l’uso di un “utero in affitto” era illegale sia per le coppie eterosessuali che per quelle omosessuali, ma adesso vogliono perseguitare anche chi lo fa all’estero.
A tal fine, la destra intende aggiungere alla norma la frase “la pena prevista dal presente articolo si applica anche se il fatto è stato commesso all’estero”.
La scorsa settimana il governo conservatore, al potere dallo scorso ottobre, ha ordinato al consiglio comunale di Milano (nord), nelle mani del sindaco progressista Beppe Sala, di non iscrivere all’anagrafe i bambini figli di coppie omosessuali all’estero. è nato, con grande indignazione dell’opposizione di sinistra.
L’Italia ha attualmente un enorme vuoto legislativo su questi temi e solo i padri o le madri biologici possono registrarsi, mentre le coppie possono adottare bambini solo con un giusto processo di giustizia.
Gli attacchi dal territorio del Governo contro le madri surrogate non si sono fermati e solo ieri il rappresentante di Fratello italiano Federico Mollicone ha assicurato che questa pratica è “un reato più grave della pedofilia”.
Il ministro per le Famiglie, Eugenia Roccella, nota per la sua posizione contro le famiglie Lgbt, ha ironizzato sui bambini nati da madri surrogate, considerando che devono celebrare due volte la festa della mamma, come risposta agli oppositori.
L’arrivo di queste tre proposte “unite” alla Commissione Parlamentare è stato subito accolto con favore dal Movimento per la Vita e la Famiglia, che si è augurato che la loro elaborazione e attuazione “fosse rapida”.
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