SANTIAGO (AP) – Il presidente cileno Gabriel Boric ha incontrato martedì il presidente italiano Sergio Mattarella, che intraprende una visita ufficiale che lo porterà anche in Uruguay e dove saranno resi gli onori a un giovane di sinistra ucciso durante la dittatura, il cui corpo viene scaricato all’interno dell’ambasciata italiana nella capitale cilena nel 1974.
Dopo il colpo di stato militare in Cile, nel settembre 1973, l’Italia declassò il suo livello di rappresentanza nella capitale cilena da ambasciatore a incaricato d’affari. Inoltre, l’ambasciata italiana ha concesso asilo a centinaia di cileni.
In un comunicato congiunto, Boric ha ringraziato Mattarella per il fatto che l’ambasciata italiana a Santiago mantenga un memoriale in memoria della giovane Lumi Videla. Militante del Movimiento de Izquierda Revolucionaria (MIR) fu ucciso dalla polizia repressiva della dittatura e il suo corpo fu gettato oltre un muro nel giardino dell’ambasciata italiana nella capitale cilena, la mattina del 4 ottobre 1974. .
Il presidente italiano – figura in Italia distinta dal capo del governo, che è ricoperto dal premier – ha ricordato che il suo Paese ha accolto “un gran numero di cileni perseguitati” dopo il crollo della dittatura militare (1973-1990).
Prima dell’incontro con Boric, il presidente italiano ha visitato il Museo della Memoria e dei Diritti Umani, che commemora gravi violazioni dei diritti umani durante il regime militare cileno.
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