Il presidente 89enne ha parlato a lungo della sua partenza e l’ultima volta ne ha parlato nel suo discorso di Capodanno. Dopo le dimissioni di Napolitano, l’attuale presidente del Senato, Pietro Grasso, diventerà presidente ad interim. [celá zpráva]
L’elezione del nuovo capo dello Stato potrebbe tenersi il 28 gennaio. Il voto è visto come un test per il governo del primo ministro Matteo Renzi.
Trattative per nuovi candidati
Il partito di opposizione italiano guidato dall’ex primo ministro Silvio Berlusconi vuole proporre la proposta all’ex primo ministro Giuliano Amato. Il Partito Democratico di Renzi sembra prendere in considerazione un altro ex primo ministro, Roman Prodim. Renzi ha incontrato Prodi prima di Natale, cosa che i giornalisti hanno interpretato come un’indicazione che la candidatura presidenziale era in discussione.
Vengono però menzionati anche altri possibili candidati, ad esempio l’attuale ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il governatore della Banca centrale italiana Ignazio Visco o il famoso procuratore Raffaele Cantone. Il capo della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha respinto la nomina, affermando di non essere interessato alla politica.
Giorgio Napolitano è diventato presidente della Repubblica italiana nel 2006 e non ha intenzione di ricandidarsi dopo la scadenza del suo mandato di sette anni. A causa della crisi politica, quando a causa della divisione dei poteri in parlamento nel 2013, i parlamentari non sono riusciti a mettersi d’accordo sul nome del futuro presidente anche dopo cinque votazioni, ha approvato un’altra candidatura. Fu lui a diventare in seguito una figura chiave nei negoziati per un nuovo governo italiano, che furono molto difficili perché i risultati elettorali erano in fase di stallo.
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