di Eleni Botas
Entrando infine in uno dei progetti più dolorosi del Paese, sulla strada Patrasso – Pyrgos, dopo il via libera dato ieri dalla Commissione per il finanziamento del progetto da 217 milioni di euro da parte dello Stato greco.
Dopo aver ottenuto l’approvazione della Commissione, il contratto dovrebbe essere sottoposto all’approvazione della Corte d’esame e poi alla ratifica in Parlamento, mentre i lavori inizieranno a marzo.
Lo Stato greco partecipa al project financing con una percentuale del 65% e con il 35% Olympia Odos (i cui azionisti sono: Vinci Concessions SAS con il 29,9%, Hochtief PPP Solutions GmbH con il 17%, J&P-Avax con il 19,1%, Concession Actors con il 17%, GEK Terna con il 17%), con partecipazioni e prestiti bancari.
Oltre al finanziamento pubblico di 217 milioni di euro, si considera una maggiore quota dei ricavi da pedaggio per i concessionari in concessione a sostegno di alcuni canoni massimi pattuiti e contrattuali, e ritorni per i concessionari che riflettono la realizzazione di proroghe di concessione su base contrattuale nei confronti dei concessionari non ottiene un rendimento certo fino alla fine del periodo di concessione in corso.
Il nuovo asse di 74,5 km avrà una velocità di progetto di 120 km/h, 8 incroci irregolari, 15 ponti e 64 incroci. Avrà un Centro operativo e di manutenzione con un’unità di gestione del traffico e una stazione di polizia.
Il periodo di costruzione di questo progetto è di 40 mesi.
Storia
Il 4 aprile 2014 la tratta Patrasso-Pyrgos-Tsakona è stata rimossa dal Progetto con Decreto Ministeriale. I lavori incompiuti eseguiti dalla società in joint venture Olympia Odos Construction fino a giugno 2011 sono stati registrati e trasferiti alla responsabilità dello Stato.
Nel settembre 2014, l’impresa di concessione e costruzione APION KLEOS ha completato lo studio dipartimentale di Patrasso-Pyrgos e lo ha presentato allo Stato per gara pubblica.
Nel 2015 lo stato ha diviso il dipartimento di Patrasso Pyrgos in 8 contratti e ha proceduto a gare d’appalto pubbliche.
Nel 2018, dopo un lungo iter, lo Stato ha firmato 3 (su 8) contratti. Da allora i progressi sono stati molto lenti (meno dell’1%).
Nella seconda metà del 2019, il nuovo governo ha deciso di reintegrare la parte Patrasso-Pyrgos nel progetto di concessione Olympia Odos.
Nel gennaio 2020 è stato firmato un memorandum d’intesa tra lo Stato e Olympia Odos, in cui sono stati concordati termini e condizioni di base.
A marzo 2020, lo Stato ha annullato 8 appalti pubblici. Per quanto riguarda i compensi erogati dal Ministero agli appaltatori installati, l’importo ha raggiunto gli 8 milioni di euro.
Tassa sul sangue alta
Patrasso-Pyrgos, dopo il completamento di Corinto-Patrasso nel 2017, è la strada più sanguinosa del paese, probabilmente in Europa. Nel solo triennio 2016-2018 sono stati registrati 37 incidenti stradali mortali, di cui 43 persone morte, circa una persona morta ogni mese. Nello stesso periodo, 11 persone sono rimaste gravemente ferite e 124 persone sono rimaste leggermente ferite.
Le cause principali sono state le strade danneggiate (mancanza di manutenzione), incroci pianeggianti, ingressi e uscite stradali illegalmente non sicuri, progettazione problematica del 1980 e mancanza di personale operativo.
È caratteristico che nel caso Corinzio-Patrasso, la riduzione degli incidenti mortali dal giorno in cui è stato avviato il Progetto di concessione ad oggi sia del 93%, il che evidenzia l’importanza della costruzione di strade con caratteristiche speciali, ma anche l’esistenza di una strada integrata meccanismo del servizio di sicurezza.
Vantaggi del progetto
La costruzione della tratta Patrasso – Pyrgos, secondo le agenzie locali, consentirà un facile accesso stradale alle aree attualmente bloccate e darà a Ilia l’opportunità di riorganizzare l’ambiente turistico e il suo sviluppo in generale.
Ciò si tradurrà in una convergenza economica, sociale e culturale di Ilia con le altre due Prefetture della Regione della Grecia occidentale, poiché l’esistenza di una nuova moderna rete stradale richiede spesso altre strutture nei settori della sanità, dell’istruzione e del turismo.
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