Giovedì il Senato italiano ha approvato il primo pacchetto completo sull’immigrazione del governo di destra del Primo Ministro Giorgia Meloni che ostacolerà gli sforzi di integrazione, creerà nuovi centri per i migranti controllati dal governo per ospitare le domande di asilo pendenti e più centri di detenzione, oltre a pene più severe per i trafficanti . . .
In base alla nuova politica, i migranti devono rimanere al centro fino a quando le loro richieste di asilo non vengono esaminate, il che può richiedere fino a due anni in Italia. Nel frattempo, non riusciranno a trovare una sistemazione autonoma e avranno difficoltà ad avviare qualsiasi forma di integrazione organica nella società. L’Italia ha in programma anche campagne di informazione nei Paesi di origine dei migranti per impedire loro di partire, in cambio di una quota aggiuntiva di visti.
La madre di Meloni guida una coalizione i cui principali partiti condividono un forte programma anti-immigrati. La coalizione ha sollevato una delle parti più controverse del pacchetto, che avrebbe abolito un programma biennale di autorizzazione umanitaria per i migranti che non soddisfacevano rigidi criteri di protezione internazionale. La mossa è arrivata dopo le critiche del massimo consigliere della Meloni per aver parlato di “sostituzione etnica”, nonché le pressioni dell’opposizione che hanno sollevato dubbi sul rispetto del diritto internazionale.
I rappresentanti del Partito democratico di centro-sinistra hanno definito le misure “punitive”, ma dovrebbero anche passare alla camera bassa, dove la coalizione di governo detiene una maggioranza schiacciante, e diventare legge.
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