Anche il venditore stesso è soggetto a una multa. Dovrebbe costare dai 2.500 ai 15.500 euro, ovvero dai 65.000 ai 404.000 circa, e tutti i beni verranno confiscati. Tuttavia, questo divieto non si applica solo alle cose materiali, i turisti saranno soggetti a sanzioni anche se acquistano strumenti per massaggi, si fanno tatuaggi o si intrecciano i capelli.
La nuova misura mira a prevenire la vendita di opere false e illegali: secondo il Daily Mail, si presume che gli oggetti sulla spiaggia siano spesso venduti da immigrati provenienti dall’Africa occidentale o dal Bangladesh. “Dobbiamo fermare l’invasione dei venditori e anche la vendita di merci contraffatte”, ha detto il ministro degli Interni italiano, citato dal British Telegraph. Salvini ha affermato che i venditori non ufficiali evitano di pagare le tasse, danneggiando così i commercianti legittimi e l’economia del Paese.
Secondo la Guardia di Finanza, nella prima metà dello scorso anno sono stati confiscati beni per un valore di 265 milioni di euro, ovvero quasi 7 miliardi di corone. Molto spesso si tratta di abbigliamento e accessori, come gli occhiali.
Anche l’Italia ha lottato a lungo con il numero dei turisti. Sempre più di loro si dirigono verso la penisola appenninica, soprattutto verso le città più famose, come Venezia, Firenze o Roma. Pertanto, alcuni di loro attuano determinate politiche turistiche, ad esempio vietando ai visitatori di mangiare sui gradini delle chiese, utilizzando bastoncini per selfie e così via.
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