Investigazione nel Mar Egeo da parte di una nave italiana accompagnata da una nave da guerra greca

Sta succedendo qualcosa… anacardi numero due? È la domanda espressa a più voci nelle ultime ore dopo aver appreso la notizia che la nave italiana “Ievoli Remume” ha iniziato un nuovo ciclo di operazioni e che la fregata turca è nuovamente comparsa in zona più ampia.

Secondo informazioni sicure da “Pomeriggio“, la situazione attuale non è la stessa di luglio. Almeno per ora. In particolare, le navi italiane si muovono nelle acque greche acque territorialiaccompagnato da navi da guerra greche. Fonti informate hanno chiarito che la nave da guerra turca navigava in acque internazionali e si trovava effettivamente a una distanza molto lunga – più di 25 miglia nautiche – dalla nave italiana. La parte greca ha seguito fin dall’inizio i movimenti della fregata turca e continuerà a farlo. “Non c’è alcun compiacimento”, è il tipico commento di una fonte competente.

Tuttavia, il capo degli affari esteri di SYRIZA, Rena Dourou, ha messo in dubbio la manipolazione diplomatica del governo e ha posto la seguente domanda: “Il Ministero degli Affari Esteri considera il nuovo atto di aggressione della Turchia e la messa in discussione dei diritti sovrani della Grecia nel Mar Egeo come un “caso di routine”? Il governo si rende conto che scegliendo il silenzio/l’inazione, non denunciando l’atteggiamento aggressivo e illegale della Turchia, non internazionalizzando questa situazione per imporre sanzioni alla Turchia per flagranti violazioni del diritto del mare e del diritto europeo, si tratta di un’azione indebolente. interessi statali?”

Alberta Trevisan

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