Risposta dall’Italia a ERT: Christian Mavris
Ricordando le elezioni politiche, di pochi giorni fa I partiti ei movimenti italiani hanno presentato prima i loro simboli e poi la loro lista di candidati. Tra questi, è stato presentato il partito neofascista Forza Nuova (“La Forza Nuova”).
Infatti, solo lunedì 22 agosto i vertici del partito hanno annunciato che la presentazione della lista ha dimostrato che “il movimento non si è sciolto, è ancora vivo e sta iniziando a reagire”.
Non sono passate poche ore dall’annuncio e la Corte d’Appello veneziana ha deciso di non accettare la lista dei partiti neofascisti in questione, escludendoli dalla corsa elettorale.
Nel dettaglio, come riportato dai media italiani, il partito non possedeva i requisiti minimi previsti dalla legge, perché non erano state raccolte le firme richieste.
Forza Nuova escogitò così un ‘piano B’ e introdusse nel suo simbolo elettorale le iniziali dell’associazione APF (Alleanza per la Pace e la Libertà), unendo i partiti nazionali rivoluzionari e neofascisti d’Europa.
Ma la Corte d’Appello veneziana ha respinto il connubio, e quindi il partito è stato definitivamente escluso dal concorso elettorale, almeno localmente.
La decisione è arrivata come un ‘flash’ ed è stato un duro colpo per il partito, che aveva già annunciato che avrebbe presentato ricorso. Ora si prevede di vedere come reagiranno le altre Corti d’Appello del Paese, poiché nel caso “domino” di una decisione simile, il partito sarà escluso dal processo elettorale in tutta la regione.
Colpi di mira contro il candidato di Forza Italia
Il clima caldo della campagna elettorale è stato confermato anche da episodi violenti.
Ieri sera c’è stato un incidente in cui sono stati sparati tre colpi contro il presidente della segreteria politica di Francesco Cannizzaro, rappresentante di Forza Italia (Silvio Berlusconi).
Il proiettile ha colpito il vetro della sedia, mentre all’interno si stava svolgendo un incontro politico, a cui hanno partecipato anche i candidati. Il fatto che il vetro sia rinforzato impedisce ai proiettili di penetrare all’interno della camera.
Finora il sostegno politico è arrivato dal governatore regionale della Calabria e Matteo Salvini dalla Lega. L’incidente, che i media italiani hanno descritto come “intimidazione”, non ha causato feriti ed è in corso un’indagine per identificare gli autori.
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