Risposta dall’Italia all’ERT: Christian Mavris
Lunedì 24 gennaio l’Italia dovrebbe decidere sul nuovo Presidente della Repubblica (PtD). Nello specifico, finora in Italia si sono verificati 12 PtD, tutti di sesso maschile.
Venerdì scorso, lo stesso giorno del funerale del Presidente del Parlamento europeo, Sig. David Sassoli, il centrodestra italiano, si è precipitato a una riunione dei suoi leader e lo ha deciso Il candidato di questa fazione è Silvio Berlusconi. Per quanto controverso sia il suo nome e per quante domande possano sorgere la decisione, il centrodestra è fiducioso che si tratti della figura giusta, una figura prestigiosa e con una ricca esperienza politica.
L’avviso entrano tutti dal centrodestra
Naturalmente è importante che la fazione di centrodestra sia pronta a lottare affinché vinca il nazionalista Silvio. L’ex coordinatore del partito di Forza Italia (Berlusconi), Dennis Verdini, agli arresti domiciliari a causa di una condanna a 6 anni per collasso finanziario, ha scritto una lettera più estesa da casa sua a Marcello dell’Utri e Fedele Confalonieri, eterni fedelissimi e stretti collaboratori del Cavaliere. Lo scopo del messaggio, molti:
- formare un’unica linea di Centrodestra per evitare il “disastro” (come lo definì lo stesso Verdini)
- prevenzione di ogni (prevenibile, per quanto possibile) intrappolamento del centrosinistra
- il monitoraggio delle schede elettorali dei vari partiti e gruppi appartenenti al centrodestra, in modo da individuare immediatamente “lealisti” e “traditori”, cosa che il Presidente del Parlamento, Fico, cerca di impedire.
- promozione dell’idea che Silvio non fosse un candidato a ‘re’ e re allo stesso tempo
Quest’ultimo ebbe soprattutto un aspetto personale e familiare per Verdini, poiché propose a Matteo Salvini della Lega (anche fidanzato di sua figlia) di diventare re per condividere l’onere se la sua sceneggiatura avesse vinto. “Il presidente Berlusconi”. Naturalmente, se perdessero, il Centrodestra subirebbe pesanti perdite, e la stessa Lega non nasconde le sue preoccupazioni. Serve quindi un piano B, su cui sembra stia lavorando il centrodestra in caso di fallimento di Cavaliere, come la candidatura di Elisabetta Casellati, presidente del Senato italiano. Ma ancora una volta, e fino a nuovo avviso, questo è uno scenario.
Il mistero Draghi e l’immobilismo del Centrosinistra e dei 5 Stelle
Il nome di Silvio Berlusconi sconvolse molto il centrosinistra (Partito Democratico e Sinistra Italiana) e il Movimento 5 Stelle, che lo consideravano una “personalità divisiva”. Allo stesso tempo, però, dobbiamo sottolineare che questi partiti continuano a sostenere, anche se indirettamente e timidamente, soprattutto di recente, la candidatura di Mario Draghi al PtD. Per diversi mesi, infatti, lo stesso Draghi ha evitato di esprimere la propria opinione sulla questione, e nella prima conferenza stampa dell’anno (il 10 gennaio) ha chiesto ai giornalisti di non chiedere nulla in merito alla questione.
In settimana dovrebbero essere annunciati il Movimento di Centrosinistra e il Movimento 5 Stelle, nonché la possibile intenzione di Mario Draghi di accelerare la sua candidatura alla massima carica nazionale. Il mistero di Super Mario è finito, perché indirettamente o direttamente il Primo Ministro italiano ha dovuto svelare le sue carte.
Se Draghi si dimette, bisognerà formare anche un nuovo Primo Ministro italiano, e forse un nuovo Governo, la cui forma dovrebbe avere un profilo meno tecnocratico e più politici nei Ministeri.
Giubbotto di salvataggio Autobus Mattarella
Il mandato del Presidente Sergio Mattarella è ormai giunto al termine del suo mandato di 7 anni. Se volesse, potrebbe “sciogliere i legami” dei partiti cercando un secondo mandato, come fece nel 2013 il presidente Napolitano (dimettendosi dall’incarico due anni dopo). Molti analisti e politici credono in questo scenario Autobus Mattarella (come viene chiamato in Italia) sarebbe una salvezza dall’attuale impasse, poiché il governo ha un enorme piano di ripresa del valore di quasi 200 miliardi di euro da gestire e un nuovo governo, con possibilità di instabilità, potrebbe non essere l’idea migliore in questo momento. il momento. . Ma il presidente Mattarella ha più volte espresso il suo rifiuto di qualsiasi ipotesi di proroga. Quindi, a meno che non ci siano grossi disagi, Mr. Mattarella non sembra volersi intromettere.
In queste condizioni fosche, lo scenario ideale resta la possibilità di trovare un candidato ampiamente accettato. Finora la partita politica sullo scacchiere italiano resta aperta e gli scenari variano, ma si prevedono rapidi sviluppi.
La complessità del processo di selezione del PtD
Dal punto di vista procedurale, le elezioni italiane del PTO prefigurano le complesse azioni che si svolgeranno in Parlamento. All’incontro congiunto si sono aggiunti 3 rappresentanti per ciascuna regione, ad eccezione della minuscola Valle d’Aosta che ne ha avuto uno solo. Sono quindi complessivamente 1.009 i cosiddetti elettori generali: 630 deputati, 321 senatori e 58 rappresentanti regionali (di 20 regioni).
Secondo la Costituzione, la votazione si svolge in segreto e il Presidente del Parlamento che conta, legge tutte le schede tranne quelle non valide. Il nuovo presidente è eletto con la maggioranza dei due terzi dell’assemblea. Se tale maggioranza non viene raggiunta si procederà ad una nuova votazione, con un massimo di tre voti. Se nelle prime tre votazioni non si raggiunge la maggioranza, fino all’elezione finale si applica il criterio della maggioranza assoluta (50% + 1 voto). Vi ricordo che l’elezione più complicata fu quella di Giovanni Leone nel 1971, che richiese fino a 23 scrutini ripetuti.
Secondo questa logica matematica, Silvio Berlusconi ha bisogno di 505 voti per essere eletto Presidente della Repubblica. Un obiettivo difficile ma non impossibile se ci sarà un fronte solido, perché il gruppo di Centrodestra controlla 14 regioni. In particolare, l’Italia ha avuto finora 12 PtD, tutti di sesso maschile.
Questo è anche il primo anno di PTD per l’Italia? Molte voci sostengono questo scenario e le loro opinioni sono valide Professore Romano Prodi. Ma finora, nonostante le tante ipotesi e nomi, non è arrivata alcuna proposta concordata. Stiamo guardando.
“Analista certificato. Esploratore a misura di hipster. Amante della birra. Pioniere estremo del web. Troublemaker.”