La Meloni (Italia) affronta la sua prima mobilitazione di massa

I maggiori sindacati hanno messo in discussione alcune delle scelte più importanti dell’amministrazione Meloni

Il più grande sindacato italiano, la CGIL, sta organizzando una manifestazione a Roma, alla quale dovrebbero partecipare gli attivisti più di 100.000 persone come trasmettere la sua risposta Germania Welle.
Si tratta della prima grande iniziativa da quando, un anno fa, si è insediata la nuova coalizione di destra che guida il Paese.
Saranno presenti, oltre a lavoratori e pensionati, anche i sindacati registrati, le organizzazioni di volontariato che aiutano gli immigrati e si battono per la tutela dell’ambiente, nonché iscritti e dirigenti del Partito Democratico della Sinistra e del Centrosinistra.
I sindacati mettono in discussione alcune scelte chiave del governo Meloni: dalla riluttanza ad approvare un salario minimo (l’Italia è uno dei pochi Paesi europei a non prevede un salario minimo), alla politica fiscale, che secondo la Cgil, favorisce i cittadini. con reddito più elevato.

Il sindacato ha cercato di esprimere l’insoddisfazione dei cittadini

Mauricio Ladini, segretario del sindacato, che conta più di 5 milioni di iscritti, sottolineerà che l’Italia non si sta impegnando abbastanza per portare la pace in Ucraina, mentre allo stesso tempo l’alleanza al governo è Fratelli Italiani, Forsa Italia e Fratelli Italiani . La Lega, spendendo tempo ed energie con l’obiettivo di “passare” il parlamento, legalizza ancora una volta l’arbitrarietà e mina la salute pubblica e l’istruzione.
Come è accaduto, sostanzialmente, anche durante il governo di Sylvio Berlusconi, in una fase in cui l’opposizione faticava a confutare il governo, i sindacati hanno cercato di esprimere l’insoddisfazione e la contrarietà dei cittadini che sostenevano che il Paese dovesse prendere una direzione completamente diversa. .
Come nel caso di Berlusconi, una delle principali richieste dell’attuale mobilitazione è la difesa globale della Costituzione italiana, delle garanzie e dell’equilibrio che offre.
A partire da una chiara distinzione tra potere esecutivo e potere giudiziario.
“È giunto il momento di parlare apertamente, difendere la democrazia, sollevarsi per cambiare il Paese”, ha detto il segretario del più grande sindacato italiano.

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Alberta Trevisan

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