Ha guidato fino a svuotare il serbatoio: la polizia ha arrestato un sospetto assassino vicino a Lipsia. Il corpo della sua ex ragazza era in un burrone.

Uno studente italiano è stato arrestato in Germania in seguito al presunto rapimento e omicidio della sua ex fidanzata. Dopo una settimana di caccia all’uomo, il 22enne di Padova, vicino a Lipsia, è stato catturato nella sua auto, hanno annunciato domenica le autorità italiane. L’uomo, quindi, è stato sorpreso quando, sabato notte, si è dovuto fermare sulla banchina dell’autostrada per mancanza di benzina.

Il sospettato sarà estradato in Italia entro 48 ore “per assumersi la responsabilità delle sue azioni”, ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.

Il caso fa notizia da giorni in Italia. Lo studente e la sua ex fidanzata risultano scomparsi da una settimana. Le riprese della telecamera di sorveglianza mostrano come il 22enne abbia aggredito la sua ex fidanzata, coetanea, nel parcheggio di un parco industriale il 12 novembre e poi sia fuggito con lei nella sua macchina.

Sabato il corpo della donna è stato ritrovato con molteplici coltellate alla testa e al collo in un burrone vicino al lago di Barcis, a circa 120 chilometri a nord di Venezia. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato che il giorno dei funerali sarà dichiarato lutto cittadino. Inoltre, nelle scuole si dovrebbe discutere del femminicidio, ovvero dell’uccisione mirata delle donne.

Quest’anno, secondo i dati del Ministero dell’Interno, a partire dal 12 novembre sono state uccise in Italia 102 donne. 82 donne sono state uccise da membri della loro famiglia, attuali o ex partner. “Dobbiamo educare le giovani generazioni fin dalla tenera età al rispetto delle donne: le loro sorelle, le loro madri, le loro compagne di classe”, ha sottolineato il ministro degli Esteri Tajani. “Questo è l’unico modo per cambiare le cose.”