Luis Suárez, calciatore del Barcelona Football Club, è indagato dalla Guardia di Finanza della Procura di Perugia per presunta “frode” nel test di lingua italiana sostenuto giovedì scorso per ottenere il passaporto italiano.
Secondo ‘La Gazzetta dello Sport’, domande da Esame di italiano e il punteggio sarà concordato preventivamente tra l’università centrale e i giocatori uruguaiani. Il titolo conseguito da Suárez corrisponde al livello B1, il livello intermedio richiesto per ottenere il passaporto di questo paese.
Da un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza della Procura di Perugia è emerso che la cittadinanza italiana di Luis Suárez è stata ottenuta con una “frode” e gli agenti di polizia hanno ottenuto documentazione presso le università di Perugia.
«Dalle attività accertate risulta che gli argomenti oggetto dell’esame venivano concordati preventivamente con il candidato e gli veniva assegnato il relativo punteggio ancor prima di sostenere l’esame», ha detto alla ‘Gazzetta’ l’avvocato Raffaele Cantonela.
“Non sa nemmeno coniugare i verbi”
Martedì sono state rivelate alcune delle espressioni dell’insegnante raccolte nell’inchiesta. “Guadagna 10 milioni, deve superare l’esame”; «Ma non sapeva coniugare i verbi e parlava solo all’infinito», ha detto la maestra Stefania Spina, ridendo durante la stessa conversazione senza sapere che la chiamata era disturbata. “Dimmi che valore do e basta”; “se non è d’accordo ci bombarderanno”; “Lo abbiamo preparato bene, ha memorizzato alcuni esami”, è stata un’altra frase pronunciata dagli esaminatori.
Nonostante tutto, l’Università di Perugia si è difesa pubblicamente questo martedì dalle accuse di frode: “È vero e c’è trasparenza”, si legge in una nota.
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