Una città focalizzata sullo sviluppo digitale sostenibile, con una migliore qualità della vita e, soprattutto, su scala umanitaria. Sono queste le caratteristiche di una “Human Smart City” secondo EY, che ha sviluppato un indice per individuare le città italiane che più si avvicinano a questo modello. Ecco qui la principale smart city d’Italia entro il 2022 secondo EY.
Cos’è una città intelligente?
Transizione ecologica, transizione digitale e inclusione sociale sono le risorse delle città intelligenti. Incrociando i dati relativi agli investimenti e alle iniziative delle città italiane è stata stilata una classifica classificate le città italiane in base al processo di trasformazione in città “ Uomo I dati misurano se le città in questione sono pronte (readiness) a ripensare spazio e tempo intorno ai bisogni della società e ai comportamenti dei suoi cittadini (intesi in senso lato come lavoratori, consumatori, turisti, pendolari, studenti, imprenditori, ecc.) in tre assi strategici: transizione ecologica, transizione digitale e inclusione sociale Il risultato è il quadro di un ecosistema urbano italiano non ancora maturo, ma in continua evoluzione e con ancora ampi margini di miglioramento.
Città intelligente in Italia
Milano, Bologna e Torino sono sul podio delle smart city italiane a misura d’uomo. QUELLO diminuisce la distanza tra le città metropolitane e i piccoli centripermangono tuttavia importanti differenze tra Nord e Sud.
Per quanto riguarda le due componenti dell’indice Human Smart City, Milano si conferma la prima città sia per preparazione (86,83 su una scala da 1 a 100) che per comportamento dei cittadini (83). I punti di forza di Milano sono legati principalmente alla transizione digitale, sia in termini di infrastrutture (banda larga veloce, 5G) che di competenze delle persone e fruizione dei servizi online.
Bologna seguito, grazie a ciò primato in termini di inclusione sociale (soprattutto per la spesa sociale e il coinvolgimento dei cittadini nella vita pubblica della città), con un punteggio di preparazione molto elevato (86,70).
Torino ha consolidato la sua presenza sul podio – nonostante sia passato dal secondo nel 2020 al terzo nel 2022 – grazie a componenti legate al comportamento dei cittadini (82.32), soprattutto in termini di transazioni ecologiche. Seguono 5 città di medie dimensioni: Trento, Parma, Bergamo, Padova e Brescia, oltre a Venezia e Firenze che rientrano nella top ten. Roma è al dodicesimo posto e perde 5 posizioni rispetto alla classifica del 2020. Ciò che più penalizza la Capitale è il notevole ritardo nel processo di transizione ecologica.
Là la prima piccola città con una popolazione inferiore a 80.000 abitanti in classifica c’è Pordenone (21°), mentre le prime tre città del sud sono Cagliari (19°), Napoli (34°) e Bari (36°). Chiudono la classifica Enna, Barletta e Carbonia.
Il divario Nord-Sud nelle città intelligenti
La distribuzione geografica delle città indica un significativo “gap di intelligenza umana” tra il Nord e il Sud. Infatti, le classifiche regionali (basate sulla media dei punteggi Indice delle città intelligenti umane tra i capoluoghi di provincia) mostra una netta predominanza del Centro-Nord: Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia. QUELLO la regione meridionale è classificata più in bassocon Molise, Puglia e Calabria ai primi tre posti.
Su 40 città del Sud, solo tre città metropolitane sono entrate nella prima fase: Cagliari, Napoli e Bari. Al contrario, nella regione settentrionale, su 47 città, 29 città sono al primo posto e solo 6 città al terzo posto. Al Centro, invece, la situazione appare più equilibrata : 5 città sono nella prima fase, 12 città sono nella seconda fase e 5 città sono nella terza fase. La dimensione delle città, infatti, è sempre stata una variabile determinante nella realizzazione delle smart city, anche quest’anno viene data priorità alle città metropolitane rispetto alle città medie e piccole.
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