Abbiamo parlato con il giornalista italiano Giacomo Iacobellis in modo che potesse darci dettagli su come è stata eseguita l’operazione e cosa significava l’arrivo del francese.
“Questa è una mossa molto eccitante per tutte e tre le parti: il Barça ha bisogno che il giocatore abbia minuti da giocare per poterlo vendere la prossima estate”
“Siamo venuti qui, siamo venuti qui per vedere Umtiti segnare”. Con questa canzone possiamo quasi dire che Samuel Umtiti ha ricevuto un ‘tifosi’ dal surrealista Lecce. Il nuovo idolo di questo umile club di ‘taco’ di stivali italiani. Una città di oltre 90.000 abitanti che vive di turismo (le sue spiagge sono una delle preferite dagli italiani per trascorrere l’estate) e che È tornato in Serie A per restare. E non sarà facile. E ‘Big Sam’ avrà molto da dire al riguardo.
Giacomo Iacobellis, giornalista italiano di ‘Tuttomercato’ e collaboratore assiduo di SPORT, ha seguito l’evoluzione dell”operazione Umtiti’ ed è stato in contatto con quello che chiamiamo il grande architetto, Pantaleo Corvino. “Lui è un’istituzione in Italia. Uno dei direttori sportivi di quella vecchia scuola. Di quelli che andavano a vedere la partita era in contatto diretto con i giocatori. Sulla questione Umtiti lavorava da mesi, gli era chiaro che il Lecce aveva bisogno di una guida mediaticacon esperienza”, ci racconta Giacomo.
NUOVO RIFERIMENTO PER LE PERSONE
Si tratta di una mossa che, senza dubbio, avvantaggia tutte e tre le parti coinvolte: “Penso che tutte e tre siano venute bene. Per Bara, questa è una grande opportunità per Samuel di tornare a essere un giocatore importante, hai minuti e quindi ottieni una cache per venderlo la prossima estate. Per i giocatori è l’ultimo treno. Per il Lecce una specie di ‘salvatore’, un mezzo di riferimento per i suoi tifosi. Non dimenticare che questo è un campione del mondo. Una squadra che è appena passata in Serie A ed è una delle candidate a scendere. Sarà molto difficile per lui, quindi ha bisogno di spronare le persone, darle vita”.
Nonostante non sia ancora avvenuta la percentuale di pratiche che il Lecce pagherà per il calciatore, Giacomo aggiunge un dettaglio importante: “In Italia il regolamento non consente a un club che assume un giocatore in prestito di non pagargli lo stipendio. Mateu ha negoziato qualcosa più favorevole a Bara”.
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