Tutta l’Europa è ora in una costellazione di immigrazione clandestina, con i suoi confini marittimi che ricevono una pressione senza precedenti da parte di migliaia di immigrati che cercano di attraversare il suo territorio.
I flussi migratori sono aumentati notevolmente in Grecia, ma in Italia sono ancora maggiori, suscitando forti reazioni da parte della popolazione di Lampedusa, ma anche della più ampia opinione pubblica italiana. Riuscirà l’UE a sopravvivere a un’ondata simile a quella del 2015? La risposta è semplice: no.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha chiesto alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen di comprendere in prima persona la portata del problema. La parte italiana sembra determinata ad assumere una posizione più dura nei confronti dell’immigrazione clandestina. Non si può negare che questo sia sottoposto a forti pressioni in patria, non solo a causa dell’immigrazione ma anche di altre importanti questioni che preoccupano l’Europa.
E anche se ciò accade un po’ più a nord, al confine italo-austriaco, il governo di Vienna sta attualmente mettendo da parte la politica delle frontiere aperte stabilita nell’accordo di Schengen e proteggendo il sistema di controllo, in uno sforzo più ampio per prevenire i conflitti. una nuova ondata di immigrati dall’interno dell’Italia.
I partiti di destra e populisti hanno assunto una posizione belligerante
L’Unione Europea si sta muovendo verso le elezioni europee e i partiti di destra e populisti stanno prendendo posizione per aumentare la loro influenza elettorale e assicurarsi più seggi nel prossimo Parlamento Europeo. Ad esempio, domenica scorsa Marie Le Pen ha partecipato a un incontro della Lega Salvini nella città di Pontida, nel nord Italia. I rapporti tra le due parti, che hanno formulato posizioni simili su questioni politiche chiave europee, sono eccellenti, mentre la Sig. Le Pen ha sottolineato, tra l’altro, che l’obiettivo delle prossime elezioni europee è proteggere i cittadini dall'”annegamento degli immigrati”.
In Germania la questione ha scatenato un acceso dibattito politico e il leader dei cristiano-sociali, Markus Sunder, ha sostenuto un limite al numero di immigrati che possono essere ammessi in Germania. Il Governo, però, ha un’opinione diversa. Il vice portavoce del governo Wolfgang Buchner ha sostenuto che le restrizioni in questa fase non risolverebbero il problema e ha sottolineato che una gestione europea olistica è essenziale per affrontare la complessità della questione.
Questo è il quadro generale in questo momento in Europa, con l’arrivo dell’inverno che porta anche incertezza su altre questioni come l’energia, l’accuratezza delle materie prime e altro ancora, mentre infuria la guerra in Ucraina. Come risponderanno i leader europei a questa nuova realtà? Mostrerà coraggio in questo momento critico? Nei prossimi grandi Consigli europei, ai leader verrà chiesto di cercare soluzioni più radicali per affrontare le questioni chiave, eliminando così le argomentazioni di tutti i tipi di estremisti che cercano di perpetuare la difficile situazione per ottenere vantaggio elettorale.
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