L’Italia confisca due grandi droni cinesi e li considera parchi eolici

“Le parti erano nascoste tra materiali compositi che imitano le pale delle turbine per evitare l’ispezione”, ha detto l’autorità di vigilanza doganale e finanziaria italiana. Su uno dei droni c’era scritto World Energy Saving, ha detto il server Notizie sulla difesache ha diffuso la notizia martedì.

I droni erano diretti a Bengasi, nella Libia orientale, controllata dal maresciallo Khalifa Haftar, ha detto la fonte a Defense News, che ha parlato a condizione di anonimato perché non era autorizzato a parlare alla stampa. Il carico è stato portato all’attenzione delle autorità italiane dagli Stati Uniti, che lo hanno scoperto.

Una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU vieta la fornitura di armi alla Libia, Paese colpito dalla guerra civile dal 2011. Questa risoluzione è stata più volte violata.

La repressione fa seguito a un’operazione di aprile in Canada in cui due uomini sono stati accusati di aver pianificato di ottenere droni per Haftar in cambio di petrolio greggio. Gli imputati sono Fatí bin Ahmad Mhaouík e Mahmúd Muhammad al-Suvája Sajíh, ex dipendenti dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale delle Nazioni Unite (ICAO) con sede a Montreal.

A quanto pare si tratta di un drone Wing Loong II fabbricato in Cina, lungo 10 metri, con un’apertura alare di venti metri e pesante tre tonnellate. Sono destinati alla ricognizione e al monitoraggio della situazione, ma possono anche essere utilizzati per attaccare bersagli terrestri. Sono in grado di trasportare armi fino a 480 kg. Il motore turboelica conferisce al drone Wing Loon II una velocità massima di 370 km/h. La durata è fino a 30 ore.

Foto: Profimedia.cz

Drone cinese Wing Loong II

Il califfo Haftar, che in precedenza era anche lui al soldo della CIA, ha preso il controllo della Libia orientale dopo il rovesciamento di Muammar Gheddafi e ha tentato ripetutamente di conquistare l’intero paese. Nel 2020 ha tentato di occupare Tripoli, ma invano. Fu allora che acquistò il drone dagli Emirati Arabi Uniti. Uno di essi è stato utilizzato nell’attacco alla caserma dei cadetti in cui sono morte 26 persone.

Decine di migranti sono stati uccisi e feriti dopo gli attacchi aerei alla periferia di Tripoli

Mondo

Sul campo, Haftar è stato aiutato da mercenari africani provenienti dal Ciad e dal Sudan e da altri paesi, nonché dai wagneriani russi, ma alla fine ha dovuto ritirarsi dalla capitale quando le milizie che sostengono il governo riconosciuto dalle Nazioni Unite sono state aiutate dalla Turchia, che ha inviato un gran numero di auto blindate, consigliere e combattente siriano nel Paese.

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Il feldmaresciallo Haftar si è ritirato da Tripoli, città controllata dal governo

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Michela Eneide

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