Società italiana di idrocarburi ENIDetenuta al 30% dal Tesoro italiano, ha annunciato oggi di aver acquistato asset BP in Algeria, tra cui due importanti depositi gasche consentirà di aumentare la produzione di gas.
Il Gruppo italiano ha spiegato in una dichiarazione che assumerebbe la partecipazione di BP nel campo della “In Amen” e “In preghiera”È gestito congiuntamente con le compagnie petrolifere algerine Sonatrach e Norwegian Equinor e si trova nell’Algeria meridionale.
Produzione dei relativi gas e liquidi da “In Amen” e “In preghiera”iniziata nel 2006 e nel 2004, ammontavano rispettivamente a circa 11 miliardi di metri cubi di gas e 12 milioni di barili di condensato e Gpl entro il 2021, afferma l’Eni in una nota.
La società italiana valuta che il contratto consentirà un aumento significativo della produzione di gas.
L’operazione ha un forte valore strategico e contribuisce a continuare a soddisfare il fabbisogno di gas dell’Europa, oltre a rafforzare la presenza di Eni in Algeria, principale produttore di gas italiano, in quanto Roma ne ha fatto un importante fornitore e acquista oltre il 20% della fornitura di gas. , oltre alle importazioni in Russia dallo scoppio della guerra in Ucraina.
ENI è presente in Algeria dal 1981. L’azienda spera che, dopo questa operazione, aumenterà la propria produzione nazionale a oltre 120.000 barili di petrolio equivalente al giorno entro il 2023, “che rafforzerà ulteriormente la sua leadership come prima compagnia energetica internazionale operante nel Paese”.
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