Un nuovo giocatore, di gran classe, si prepara a entrare nel tabellone Alta velocità spagnola: Italo. Lui Operatore privato italiano che ora compete con Trenitalia nel Paese transalpino, ha messo gli occhi sulla Spagna. O, più precisamente, colui che risulta essere il futuro proprietario, Compagnia di Navigazione del Mediterraneo (MSC).
L’azienda italo-svizzera del miliardario Gianluigi Aponte trattava con lui da mesi Fondo americano dei partner infrastrutturali globali (GIF) Acquisti italiani. La GIF attualmente controlla il 72,6% dell’operatore ferroviario, che complessivamente vale circa il 72,6%. 4 miliardi di euro dopo averla acquisita nel 2018 per oltre 1,9 miliardi di euro. E, come affermato dall’Italia, l’accordo tra le due parti sarà molto stretto.
Tra i piani di MSC per Italo ci sono la sua espansione in Spagna, Francia e Germania, lungo una rete dorsale ad alta velocità progettata dall’Unione Europea. Recentemente, lo stesso Italo ha pubblicato sul blog del suo sito un articolo speciale sulla rete ad alta velocità spagnola, che ha definito “Una storia giovane (e ambiziosa)”.
Nel caso della Spagna, Adif è appena stato lanciatola seconda tappa del processo di liberalizzazione della rete ad alta velocità per aggiungere concorrenza ai corridoi dove Renfe monopolizza ancora il servizio – attualmente compete con iryo e Ouigo sulle rotte verso il Levante, l’Andalusia e la frontiera Catalogna-Francia – . Il gestore dell’infrastruttura prevede di inserire in tutti i corridoi imprese che abbiano interesse ad ammortizzare gli investimenti effettuati, che superano i 50.000 milioni di euro.
MSC opera già nel settore del trasporto ferroviario con le sue società Medway che dispone di 120 locomotive elettriche. Negli ultimi anni la società ha effettuato volumi di investimenti significativi e diversificati, avendo accettato di acquistare le attività di trasporto e logistica di Bolloré in Africa e investendo nella compagnia di traghetti italiana Moby SpA. La compagnia ha anche espresso interesse per la compagnia aerea italiana ITA Airways, successore di Alitalia, ma alla fine ha deciso di non fare offerte per la compagnia, che è stata acquisita dalla tedesca Lufthansa. Lo scorso maggio, in occasione del varo della MSC Nicola Mastro, la nave portacontainer più grande del mondo, Aponte lo aveva assicurato “Crediamo davvero nel trasporto ferroviario, non solo per le merci, ma anche per i passeggeri e penso che quello sarà il futuro”.
Fondata nel 2006, Italo dispone attualmente di una flotta di 51 treni, tutti prodotti da Alstom, che collegano 52 città italiane. Lo scorso maggio hanno acquisito Itabus, creando così un gruppo multimodale in grado di offrire servizi pienamente integrati. Oltre alla GIP, tra i suoi azionisti figurano anche compagnie assicurative Allianz che ne detiene l’11,5% del capitale; fondo Infra Investor (7,6%), MoLagers (0,6%) e altri azionisti italiani con una quota del 7,7%. Tra loro ci sono Luca Cordero di Montezemolo, Flavio Cattaneo, Giovanni Punzo, fondatore di Italo Treno – Nuovo Trasporto Viaggiatori e Giuseppe Sciarrone recentemente scomparso.
L’interesse del GIP per sbarazzarsi di Italo va oltre lo scorso anno, secondo Reuters. Tuttavia, l’operazione è stata rinviata a causa delle turbolenze sui mercati derivanti dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dal cambio di governo in Italia a seguito delle elezioni dello scorso settembre. GIP sarebbe però interessata a mantenere una partecipazione in Italo che potrebbe ammontare a circa il 30%.
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