L’avvocato dell’eurodeputato greco Michalis Dimitrakopoulos. ha sostenuto che il suo preside non aveva nulla a che fare con la presunta “mente” dello scandalo.
Nella sua dichiarazione ad ANT1, ha detto che Eva Kaili “non aveva rapporti professionali con lui (ss con Pancheri), aveva cimici in casa e si sentiva dire che avrebbe dato soldi di qua e di là, non ha mai detto che avrebbe dare soldi a Kaili, ma riuscì a coinvolgere persone di altri paesi per salvare la sua famiglia.
Precisò che il suo assistito “non aveva motivo di preoccuparsi” della testimonianza di Pancheri, che però accusò di “avere uno scopo, perché sua figlia e sua moglie sono state arrestate, per questo era disposto a firmare quanto sarebbe stato dato a lui”.
Alla domanda su quali Paesi potrebbero essere implicati personaggi politici di Pancheri, l’avvocato ha risposto: “da Italia e Francia, non so se arriverà anche in Grecia. Dipende da come lo vogliono usare. È stato manipolato così lui e la sua famiglia non andare in galera”.
Riguardo alla pubblicazione del Corriera della sera, che ad Eva Kaili era stata fatta una proposta di compromesso, lei ha risposto che “non posso confermare che ci siano state pressioni per scendere a compromessi. Quello che è successo è che le persone che le stavano accanto le hanno detto che lei faresti meglio a confessare perché sarebbe trattata meglio. Ma poiché non ha commesso un crimine, non può confessare nulla.
“Non ammetteranno azioni che non ho commesso”, ha detto l’avvocato Eva Kaili citando Eva Kaili.
Riguardo alla presunta confessione di Panchieri, ha detto che “Panchieri ha confessato perché era la mente” e ha detto che parlava solo italiano e, infatti, non poteva parlare con Kaili. “Ha avuto una relazione con il marito dieci anni prima di conoscerlo. Lui non gli ha mai chiesto niente”, ha aggiunto, precisando che né la Panchieri né la sua collega Eva Kaili hanno testimoniato di averle chiesto niente.
Alla domanda su suo marito, l’avvocato ha dichiarato che “per quanto riguarda suo marito, è il padre di suo figlio. Ha detto:” Mi sento tradito “. Sta indagando su come sono stati trovati i soldi a casa sua. Gli investigatori finora non hanno prove per poter collegare il crimine alla corruzione”.
Infine, quando è stato chiesto loro di commentare l’articolo di Politico sull’ONG Magdalena Kaili, che avrebbe chiesto di essere rimossa dalla lista di trasparenza dell’UE, gli avvocati lo hanno descritto come “impreciso” e hanno sostenuto che “il delisting non è avvenuto, ma l’Unione europea stessa ha rimosso perché la società non aveva attività, Elontech non ha ricevuto un solo euro dall’UE”.
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