Campobello di Mazara (AP) – Dopo l’arresto del boss della mafia Matteo Messina Denaro, gli investigatori italiani hanno scoperto altri nascondigli per i criminali di Cosa Nostra. Durante la loro perquisizione questa settimana nel comune di Campobello a Mazara, la polizia ha trovato un altro appartamento e una stanza segreta in un terzo edificio accanto all’appartamento in cui si dice abbia vissuto l’uomo di 60 anni fino al suo arresto.
Gli investigatori hanno trovato oggetti di valore come gioielli e vestiti costosi nel sito. Secondo i resoconti dei media di venerdì, un poster del boss mafioso Vito Corleone, interpretato dall’attore hollywoodiano Marlon Brando, del film “Il Padrino” è appeso venerdì in un appartamento.
Messina Denaro è latitante dal 1993 ed è il mafioso più ricercato del paese. È stato condannato all’ergastolo per aver ucciso dozzine di volte, tra cui i cacciatori di mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. È stato arrestato lunedì scorso mentre cercava di farsi curare in una clinica oncologica di Palermo usando un nome falso. Molti politici italiani celebrano l’arresto come un successo storico nella guerra contro la mafia.
nipote come avvocato
Messina Denaro è ora in un carcere di massima sicurezza nella città dell’Aquila in Abruzzo, che ha condizioni carcerarie molto dure per ex mafiosi e criminali gravi. In istituto il siciliano ha continuato la chemioterapia per un tumore all’intestino. Messina Denaro ha assunto come avvocato la nipote Lorenza Guttadauro, il cui nonno era anche un boss mafioso.
Gli inquirenti sperano che Messina Denaro collabori o addirittura si offra come testimone chiave per fronteggiare ulteriori colpi alla mafia siciliana. In cambio, in quanto malato di cancro, potrebbe ricevere condizioni carcerarie meno severe. Tuttavia, finora non vi è stato alcun segno di collaborazione, come riportato dai media.
Intanto è ancora detenuto l’uomo che lunedì ha accompagnato Messina Denaro in un ospedale di Palermo e che sostiene di non conoscere l’identità del boss mafioso. Tuttavia, secondo i resoconti dei media, la polizia ha appreso che viveva a Campobello di Mazara in Sicilia, proprio accanto all’edificio in cui è stato trovato uno dei nascondigli di Messina Denaro.
Inizialmente non era chiaro se gli aiutanti della mafia fossero in grado di recuperare documenti importanti dalla stanza segreta prima dell’arrivo degli investigatori. “Non possiamo ancora giudicarlo”, ha detto Pasquale Angelosanto dell’unità speciale dei Carabinieri. “Ma spero che se qualcuno fosse stato lì avrebbe lasciato il segno”.
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