Mondiali – “È il dolce a fine pasto”: poche speranze ma nessuna pressione per l’Italia

Tremate tutti i neri! Venerdì a Lione, il mondo del rugby potrebbe vivere il dramma più straordinario della sua storia. Se perde contro l’Italia, la Nuova Zelanda verrà automaticamente eliminata dalla corsa per la qualificazione ai quarti di finale. Un potenziale terremoto per il Paese tre volte campione del mondo (1987, 2011, 2015) che da quando si disputano i Mondiali non ha mai conosciuto altro che il primo posto nel girone.

Ma quale merito si può dare a questo scenario peggiore? La Squadra Azzurra ha raccolto dieci punti in due partite, riuscendo soprattutto ad approfittare del bonus offensivo contro l’Uruguay (38-17), a differenza dei francesi. Molto positivo ma non abbastanza per renderlo un potenziale campione del mondo. Anche i numeri sono ostinati: l’Italia ha subito quattordici sconfitte contro gli All Blacks nella sua storia con un pareggio, compreso il risultato dell’annullamento della partita della fase a gironi dei Mondiali 2019 in Giappone a causa del tifone Hagibis.

Dal 2016 è anche ultimo nel Torneo 6 Nazioni, vincendo addirittura per sette volte l’ignobile cucchiaio di legno. I Blacks hanno avuto un brutto anno nel 2022 e due recenti sconfitte contro Sud Africa (35-7) e Francia (27-13), ma il livello mostrato contro i Blues in una partita di altissimo livello, la serietà mostrata contro la Namibia (71- 3) e una solida composizione di squadra per questa “sorpresa” contro la banda di Paolo Garbisi la protegge a priori da un grossissimo schiaffo.

Tutta la pressione è sulle loro spalle

Non riuscendo a trovare fiducia negli equilibri di potere, la squadra italiana è riuscita comunque ad arrivare all’OL Stadium senza la minima pressione. Il lavoro è stato fatto contro due squadre alla loro portata e nessuno li avrebbe biasimati per aver perso, anche pesantemente, contro due squadre dichiarate favorite per l’incoronazione finale. A dire il vero, hanno ottenuto tutto solo da queste ultime due partite del girone e qualcosa in più dalla partita contro i Kiwi. “A fine pasto è il dolce, è il momento di mettere la ciliegina sulla torta, anche il capitano azzurro Michele Lamaro si è permesso. Venerdì sarà come una finale per entrambe le squadre, ma tutta la pressione sarà sulle loro spalle“.

Giocheremo questa partita e dobbiamo essere coraggiosiha avvertito l’allenatore Kieran Crowley, campione del mondo con la Nuova Zelanda nel 1987. Non dovresti provare a perdere con la minima differenza di punteggio possibile, ma dovresti provare a vincere”.. Un discorso ambizioso e preciso ma che deve anche realizzarsi nella realtà. Raramente liberata, l’Italia è capace di sollevare una montagna nera? Il verdetto questo venerdì.

Riccarda Fallaci

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