Musk contro Zuckerberg: la cronaca dello scontro fallito

In un universo parallelo, sabato 26 agosto avrà luogo una battaglia tra giganti: Elon Musk (ca. 1,86 metri, 90 chilogrammi) affronterà Mark Zuckerberg (1,72 metri, 70 chilogrammi). Oltre 300 miliardi di dollari di ricchezza personale, riuniti nella gabbia delle arti marziali miste (arti marziali miste, MMA), per il confronto nell’interesse di organizzazioni di beneficenza e anche per “risolvere” i conflitti interpersonali tra due multimiliardari concorrenti e leader dei social network, che è stato riproposto dopo il lancio di Threads, il 6 luglio, ideato da Instagram, per competere con X , precedentemente Twitter.

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Ma questa battaglia unica nella storia potrebbe non verificarsi mai. Mark Zuckerberg afferma di averlo proposto, dall’inizio dell’estate, il 26 agosto, dopo aver creduto alla provocazione messa in scena da Elon Musk a fine giugno: “Sono pronto ad affrontarlo in una partita in gabbia ahah”ha scritto boss X, Tesla e SpaceX sui suoi social network; “Inviami la posizione” (“mandami l’indirizzo”), ha poi risposto Mark Zuckerberg sulla sua piattaforma Instagram, in riferimento al famoso aneddoto sul conflitto tra il campione di MMA Khabib Nurmagomedov e Conor McGregor.

Questa reazione ha scioccato tutti. La stampa, che deve farlo Confermare da Meta che Mark Zuckerberg fa sul serio; L’Ultimate Fighting Championship (UFC), la principale organizzazione di MMA al mondo, che si è rapidamente ripresa per cercare di regolamentare le partite; e lo stesso Elon Musk, che chiaramente non si aspetta che nessuno ricambi.

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Perché, a differenza di Zuckerberg, Mark Zuckerberg non è abituato alle provocazioni sui social network. Per quasi quindici anni alla guida di Facebook, poi di Meta, ha limitato le sue pubblicazioni online a messaggi professionali, foto di famiglia e qualche foto delle vacanze. Più recentemente, ha iniziato a documentare il suo entusiasmo per la pratica del jiu-jitsu brasiliano, sul suo account Instagram.

Umiliazione e provocazione

Durante l’estate, Elon Musk ha moltiplicato gli annunci e le provocazioni per aumentare le aspettative attorno a questo duello annunciato, conducendo un “allenamento improvvisato” judo con il suo amico Lex Fridman, posa con l’ex campione UFC George Saint-Pierre, trattare ai primi di luglio Mark Zuckerberg da “cornuto” o proporre di sostituire il confronto con a “concorso di misurazione del pene”. Si offrì anche apertamente di tenere il combattimento in grandi luoghi, incluso il Colosseo a Roma, facendo intendere che il governo di Giorgia Meloni (estrema destra), che ha incontrato a giugno, ha dato il suo consenso. L’affermazione è stata successivamente smentita dal ministro italiano della Cultura.

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Riccarda Fallaci

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