Nuove tensioni sull’immigrazione in Germania

Intenso procedimento a Berlino con il possibile obiettivo di una politica di immigrazione più severa. Obiezioni del Sindacato di polizia ma anche una lettera di protesta della Meloni.

Sembra che un nuovo terreno di battaglia politico si stia preparando anche in Germania, poiché il dibattito pubblico sull’immigrazione e sui cambiamenti ha luogo con il governo tedesco e il ministro degli Interni Nancy Fesser che sembrano cercare di attuare politiche più severe.

Dall’inizio del 2023 ad agosto, più di 200.000 nuovi arrivati ​​hanno chiesto asilo in Germania. Da tempo sia i politici dell’opposizione che quelli statali chiedono al governo di Olaf Solz di agire per limitare il crescente flusso di immigrazione. Anche Berlino è sotto pressione da Bruxelles.

Si prevede che l’odierno incontro dei ministri degli interni dell’UE sarà oggetto di pesanti critiche da parte dei partner politici dell’immigrazione del Partito dei Verdi, visto come un grave ostacolo a una politica di immigrazione più rigorosa.

I sindacati di polizia si oppongono ai controlli permanenti alle frontiere

Nel frattempo in Germania, la dichiarazione di Nancy Fesser riguardo a controlli di polizia fermi e permanenti ai confini con Polonia e Repubblica Ceca per contrastare le reti di contrabbandieri, ha scatenato l’immediata reazione del sindacato di polizia, che ha ritenuto il piano di Fesser “inefficace”.

Secondo il rappresentante sindacale i controlli permanenti alle frontiere rappresenterebbero un “onere permanente” per gli agenti della polizia federale, mentre ulteriori ostacoli si creerebbero anche nella circolazione delle merci. Inoltre, il sindacato di polizia ritiene che ciò non risolva il problema dei trafficanti di esseri umani, perché con posti di controllo permanenti possono facilmente evitarli.

La lettera di protesta della Meloni a Soltz

Allo stesso tempo, il divario tra Berlino e Roma si sta approfondendo in termini di gestione dei flussi migratori, con il primo ministro italiano Giorgia Meloni che ha consegnato una lettera di protesta al cancelliere Olaf Scholz, riguardo al sostegno finanziario da parte del fondo statale tedesco per la missione di salvataggio. al largo delle coste italiane. Il Cancelliere ha confermato di aver ricevuto una lettera in merito dal governo italiano in cui si precisa che “a breve verrà inviata una risposta”.

Il Ministero degli Esteri tedesco, da parte sua, ha confermato che dovrebbero essere immediatamente versati fondi da 400.000 a 800.00 euro per il salvataggio in mare e l’assistenza terrestre a selezionate ONG umanitarie, come SOS Humanity.

Ha anche chiarito che si trattava di denaro approvato dal parlamento tedesco. Nel frattempo il primo ministro italiano considera l’iniziativa straordinaria della Germania un’ingerenza negli affari interni del suo paese.

Fonte: Germania Welle

Alberta Trevisan

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