Ritorno a scuola fa rima con Onnivoro. Ogni anno il festival celebra la cucina giovanile moderna e quest’anno, dal 10 al 12 settembre, accoglie l’Italia come ospite d’onore… per divertimento!
Questo è sicuramente il raduno più atteso dai buongustai… No, no, non stiamo parlando di chi ci propone i migliori ristoranti di Parigi per: pasta / pollo / ramen / frittata / … (cancellare le menzioni inutili) ogni quattro del mattinata sui social network. Qui vi raccontiamo di chi ama scoprire nuovi gusti, nuovi prodotti, nuovi e nuovi chef che tra qualche anno finiranno sulle prime pagine delle riviste gastronomiche. Buongustai che vogliono essere il più vicino possibile a una nuova generazione di chef che vogliono dare una scossa alla loro generazione, che vogliono cambiare i confini…
Sul palco di Omnivore vedremo sicuramente un pezzo di storia gastronomica futura. Entrambi grazie a giovani talenti in cucina, panettieri, rivelazioni che danno fiducia nel futuro, sommelier.es Nel 2006, ad esempio, Omnivore ha saputo rivelare il talento di Alexandre Gauthier il cui attuale ristorante è ormai due volte stellato nella Guida Michelin.
Onnivoro, intendo. Il talento rileva, inventa e quasi scommette sul futuro. Un’altra famosa guida gastronomica premiata, “I grandi di domani”, è sicuramente un festival onnivoro visionario per certi professionisti…
Per 20 anni, gli onnivori hanno rivelato i loro talenti. Anni dopo, Omnivora è diventato un punto d’incontro imperdibile per i buongustai, ricordiamo la scena “salata” magnificamente animata dal compianto Sébastien Demorand alla Mutualité. Ricordiamo certe ore trascorse in comode poltrone a guardare i grandi chef nazionali e internazionali che sono stati il vero motore trainante della generazione successiva…
In un messaggio pubblicato sui suoi social network questo mercoledì 6 settembre, Luc Dubanchet, ideatore della storia dell’evento – recentemente sottoposta a Romain Raimault – lo spiega in un messaggio molto commovente: “Non avevo idea che Omnivore sarebbe diventato un lucernario aperto sulla cucina contemporanea, cosa che mi diranno poi: “Sono stato lì nel 2009 per vedere Ferran Adrià al DeaRomain Raimbaultuville, cinque anni dopo ho aperto il mio ristorante. »
Anche quest’anno, per celebrare il suo 20° anniversario, Onnivoro metti un piatto piccolo su un piatto grande e invita uno dei paesi più belli dal punto di vista gastronomico: l’Italia. Per tre giorni sarà presente un villaggio di 50 espositori italiani! Non dimentichiamo mai che l’Italia è all’origine di quello che da trent’anni si chiama, cioè Slow Food. Cucina “Ottimo prodotto che racconta una storia! »
- FRANTOIO ROMANO– Direttamente dalla Sicilia, questo marchio è specializzato nella produzione di olio extravergine di oliva, nel rispetto delle tradizioni siciliane. Dalla raccolta all’imbottigliamento, tutta la filiera produttiva viene attentamente monitorata, garantendone la totale tracciabilità.
- È BUFALA CASEIFICIO – Questo latticino artigianale situato nel Sud Italia ha uno stretto legame con il suo territorio. È un onore lavorare esclusivamente con prodotti lattiero-caseari di alta qualità, utilizzando le nuove tecnologie.
- CAFFÈ PARTENOPE – Originario di Napoli, dove il caffè è un’istituzione, il mastro torrefattore Caffè Partenope sforna prodotti straordinari da 3 generazioni.
- CAMPHILON – Specializzato nella produzione di pasta, questo marchio produce pasta all’uovo di Campofilone da oltre 100 anni con grande rispetto delle tradizioni italiane.
Seguiranno come ogni anno diverse dimostrazioni, masterclass e tavole rotonde. Naturalmente un festival gastronomico è sinonimo di buon mangiare, i visitatori potranno degustare lo street food di diversi food truck molto conosciuti. Ci vediamo?
Sirha onnivoro
Giardino fiorito parigino
24, Strada di manovra – 12a
Dal 10 al 12 settembre dalle 10:00 alle 19:30.
Prezzo: 15€ per 3 giorni online / 18€ sul posto
Trova tutti gli ospiti e le conferenze sul sito web di Omnivore.
Parole chiave: Onnivoro 2023 – Giovani Chef – Eventi culinari
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