Perché il nuovo governo italiano non accettò i massoni (e cosa c’entrarono le logge clandestine e la mafia con quella decisione)

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Il leader del M5S, Luigi Di Maio, e la Lega Nord, Matteo Salvini, raggiungono un accordo per formare il governo in Italia.

“I soggetti che (…) appartengono alla Massoneria non possono far parte del governo”, recita il patto di governo stipulato da Lega del Nord e Movimento 5 Stelle in Italia.

Il documento, che ha gettato le basi per la formazione di un governo da parte dei due partiti più popolari eletti nelle elezioni del 4 marzo in Italia, mette sullo stesso piano i massoni con criminali, corruttori e mafiosi.

Sono automaticamente esclusi dal codice di condotta da ogni possibilità che una coalizione prenda il controllo della politica del Paese.

Lui Grande Oriente dE Italia -La più grande congregazione massonica del paese con circa 18.000 membri– ha chiesto l’intervento del Presidente della Repubblica di fronte a tale azione, da loro ritenuta “odiosa discriminazione” e “violazione della storia italiana”.

Emiliano Brichese

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