Regista Le Soir: La telefonata ha “tradito” E. Kaili

Christophe Berti, direttore di Le Soir, il quotidiano belga che insieme all’italiano La Repubblica ha guidato le rivelazioni sul Qatargate, ha fatto una rivelazione storica su Eva Kaili e sul motivo per cui le autorità belghe continuano ad arrestarla.

Il politico greco si è rivelato molto “utile” al gruppo Pancheri, mentre è chiaro che il tanto sbandierato caso riguardi Qatar e Marocco, secondo K. Berti intervenuto ad Alpha Tv.

Per Berti l’immunità parlamentare di Eva Kaili è “chiave” nello sviluppo del caso, perché può “frenare” l’inchiesta sui movimenti del Qatar e del Marocco.

A tradire E. Kaili, infatti, sarebbe stata una telefonata al padre, secondo K. Berti.

Questo è il motivo principale per cui il politico greco è stato mandato in prigione, unito ovviamente al fatto che non ha convinto le autorità.

“Eva Kaili non sarebbe in prigione se non avesse commesso l’errore di dare le sue valigie a suo padre e cercare di portarle via”, ha detto il regista Le Soir.

Eva Kaili è coinvolta in circuito per via del suo compagno, Francesco Giorgi, che è l’assistente di Antonio Panzeri, che ha più contatti con Qatar – Marocco, sostiene K. Berti.

Alberta Trevisan

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