Scandalo in Italia dopo il video di un consigliere Salvini con una zingara: “Non la vediamo mai più”

Aggiornato

Anche Salvini ha negato video selfie di uno dei suoi consiglieri: “Avrebbe potuto salvarla”

“Il 25 settembre vota Lega non vederlo mai più, non vederlo mai più!” Alessio Di Giuliomembro del consiglio distrettuale Lega in Firenze, ha pubblicato un video in cui inquadra una donna vestita con abiti tipici gitani e sente il momento in cui pronuncia la frase. L’incidente del consigliere Matteo Salvini è avvenuto domenica pomeriggio e, a quanto pare, non è passato inosservato dopo la pubblicazione di contenuti sul suo social, che poi ha cancellato.

giornalista Selvaggia Lucarelli rilevare e condividere immediatamente le iniziative e le campagne dei politici Alessio Di Giulio perché le prossime elezioni del 25 settembre siano l’argomento di tutte le conversazioni Italia. “Scegliete la Lega per non vederlo più mendicare in città”, ha detto Di Giulio nel testo del suo post, che citava anche l’articolo 669-bis cp, che descrive il reato di molestie ai mendicanti.

Il consigliere distrettuale ha esordito guardando nella telecamera dietro gli occhiali da aviatore e con la camicia sbottonata. Poi si voltò per concentrarsi sulla donna con un sorrisetto. La vittima sorride, sembra non capire, e cerca di rispondere con garbo: “No, non dire questo, non dire quello…”.

La voce della donna è debole alla fine del video: “Non ho paura”, dice.

Il video ha suscitato molte reazioni favorevoli, oltre ad alcune indignate. Anche il capo aveva abbandonato la sua strana idea. Matteo Salvini: “Ha sbagliato, si è preso gioco di se stesso, i problemi si risolvono con i regolamenti, con la legge, con la polizia. I problemi dei campi nomadi non si risolvono con il video e puntando su una sola persona”.

Candidato da Lega ha aggiunto, al Tg24 di Sky: “Avrei potuto salvarlo. Da ministro dell’Interno ha ripulito il campo degli zingari facendo rispettare la legge”, e quando gli è stato chiesto di essere più severo con i suoi consiglieri ha risposto: “Come vorrei letta sii duro con il candidato antisemita che hai elencato Partito Democratico“.

“La campagna elettorale ci ha fatto vivere cose straordinarie”, ha detto da parte sua Enrico Letta. “Dobbiamo chiedere che tutto ciò che sta accadendo si fermi. Fermiamoci, fermiamoci. Dal twittare melone con immagini di ucraini violentati sulla scena dei membri del consiglio Lega Nord da Firenze. Siamo andati oltre la modestia, siamo andati oltre l’immaginabile. Dobbiamo denunciare tutto questo”.

Di Giulio: “Sono razzista? La mia ragazza è nigeriana”

L’assessore, dal canto suo, non ha fatto un passo indietro. Ha cancellato, sì, il video dal suo social network. Alessio Di Giulio Ha sostituito l’immagine con un lungo messaggio in cui non si scusa, ma piuttosto aggiunge benzina sul fuoco.

“Questa mattina ho notato che c’è stata una reazione qua e là, che strano”, ha scritto sul suo Facebook, “non so perché ma non ho visto nessun commentatore della domenica che denunciasse la questione delle molestie a mendicare nei grandi mercati di Città toscane Si potrebbe anche parlare di campi nomadi illegali e di persone costrette a chiedere soldi ai semafori o per strada, ma dubito che qualsiasi intellettuale di sinistra voglia farsi coinvolgere in questo.

Di Gulio ricorda inoltre che “la molestia dei mendicanti è un reato che punisce chi pratica l’accattonaggio in modo vergognoso o imitando una disabilità o una malattia o usando mezzi subdoli per suscitare compassione negli altri”.

E chiude con un nuovo sciopero: “Chi mi chiama razzista non mi conosce. Gli mando un bacione e vado a lavorare, perché pago le bollette, il Comune non le paga come chi vive nei campi o nei centri sociali della città.

Intervistato dal programma radiofonico LaZanzara, su Radio24, Di Giulio cerca ancora di addolcire le sue parole: “Era uno scherzo, alla fiorentina. Non sono razzista, la mia ragazza è nigeriana. La gitana ci ha seguito per strada, ha confuso io con un turista vuole soldi, quello che ho espresso è un chiaro problema della città Firenze, mendicanti molesti. Questa donna non capisce che deve andare al lavoro. L’accattonaggio è illegale”.

“Erano a Lega Difendiamo la legalità. Possiamo sfrattarlo subito con un foglio di espulsione, come un sacco di gente crea problemi in città”, ha concluso. E a chi gli ha chiesto la testa, ha risposto: “Vega man”.

La Liga: “E’ un problema vero, ma non ben congegnato”

“Video pubblicato da Alessio Di GiulioConsulente ambientale 3 Firenzecreando guai seri, ma facendolo nel modo completamente sbagliato”. Così si legge quanto accaduto ai vertici regionali leghisti Mario Lolin. “Nelle nostre città c’è il problema delle molestie ai mendicanti e della criminalità organizzata che sfrutta a questo scopo minori o disabili. In molte città, soprattutto nei quartieri remoti, persiste il problema dei campi clandestini di Zingari e Sinti, dove le attività sono illegali e dove le condizioni igienico-sanitarie superano i limiti morali”.

Per Lolini “è sbagliato voltare le spalle e non affrontare i problemi come fa la sinistra. Allo stesso modo, bisogna evitare di sottovalutare questioni importanti e incolpare le persone. Sono questioni gravi e la risposta di chi ricopre una carica pubblica deve essere tempestiva”.

Secondo i criteri

Progetto Fiducia

Saperne di più

Gerardo Consoli

"Studente professionista di alcol. Drogato di bacon. Evangelista del web. Pensatore per tutta la vita. Appassionato di caffè. Appassionato di tv."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *