Sciopero dei distributori di benzina in Italia: da quando, per quanto tempo, dove – tutte le informazioni sono disponibili qui


Nel Italia li voglio gestore della stazione di servizio ha smesso di funzionare per alcuni giorni. Allora non ci sarà più benzina da comprare in molti posti. Qui puoi trovare tutte le ultime informazioni su Sciopero del gas in Italia:

Quando e per quanto tempo è previsto lo sciopero dei distributori di benzina?

Dovrebbero esserlo gli inquilini delle stazioni di servizio italiane a partire da (oggi) martedì sera fare uno sciopero di 48 ore. Questa è una chiamata dei tre sindacati. Lo sciopero dovrebbe iniziare alle 19:00 WIB valido fino a giovedì, 26/1/2023, contemporaneamente. SU I distributori di benzina a pedaggio devono aprire oggi a partire dalle 22:00 niente più carburante per 48 ore. Anche i sindacati Faib, Fegica e Figisc/Anisa hanno chiesto ai propri iscritti di non consentire il self-service in questo momento.

Tutti i distributori di benzina sono in sciopero in Italia?

No, anche se ci sono inviti allo sciopero, ci sono stazioni di servizio che vendono ancora benzina. Perché distributori di benzina ai fornitori di servizi di base proprietà, i singoli rubinetti devono rimanere operativi. Inoltre, anche le stazioni di servizio gestite direttamente dalle compagnie petrolifere possono essere esentate dallo sciopero.

Distributori di benzina in Italia: perché ci sono gli scioperi?

Motivo dello sciopero sono state le azioni in combattimento del governo del premier Giorgia Meloni Aumento dei prezzi del carburante. Tra l’altro, la guardia di finanza è stata incaricata di ispezionare le stazioni di servizio per possibili aumenti di prezzo ingiustificati. Inoltre, gli inquilini sono tenuti a pagare non solo il prezzo del carburante addebitato alla loro stazione di servizio, ma anche pubblicare il prezzo medio al litro nella loro zona. Le violazioni sono soggette a sanzioni. Secondo lo sciopero, il provvedimento ha penalizzato gli operatori, ma non ha aiutato i clienti.

Gli inquilini delle stazioni di servizio hanno protestato ancora di più contro le condizioni dichiarazioni pubbliche sulla loro professione. Si considerano vittime di una campagna diffamatoria. All’inizio di gennaio, alcuni politici di spicco, tra cui il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, hanno affermato che l’aumento dei prezzi del carburante era dovuto alla speculazione sui prezzi nelle stazioni di servizio. Ma in realtà benzina e diesel stanno diventando più costosi perché il governo ha abolito alcuni sconti sul carburante.

Emiliano Brichese

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