Dall’ottobre 2021, il salario minimo in Francia ha registrato aumenti successivi, a volte nello stesso anno. Ciò è accaduto a maggio e agosto 2022, poi a maggio 2023. Per questo anno 2023, l’INSEE ha presentato dati che rendono incerta l’ulteriore rivalutazione di SMIC.
Da quando l’inflazione ha infuriato in Francia, i prezzi dei beni di consumo e dei servizi hanno continuato ad aumentare. Affinché i cittadini continuino a godere di un potere d’acquisto decente, il governo ha aumentato più volte il salario minimo. Infatti, negli ultimi due anni, il salario minimo è aumentato automaticamente una volta che l’aumento dei prezzi ha superato il 2%.
Nel maggio 2023, il salario minimo ha subito nuovamente una rivalutazione del 2,19%. Da allora si è fermato a 1.383,08 euro mensili netti. Insomma, lo SMIC è cresciuto sistematicamente quando il quintile di inflazione di 1ᵉʳ, che rappresenta il modesto 20% delle famiglie, è aumentato del 2% in pochi mesi. Attualmente, secondo l’INSEE, l’aumento dei prezzi subirà un rallentamento.
Come annunciato dal Presidente del Consiglio, lo Smic aumenterà del 2,19% il 1° maggio, secondo l’attuazione della legge.
➡️ Salario minimo lordo aumentato a 1.747,20 euro al mese e netto a 1.383,08 euro.
➡️ Si tratta di un aumento di 30€ netti al mese. https://t.co/PeVLBNSJDC
— Olivier Dussopt (@olivierdussopt) 14 aprile 2023
Non vi è alcuna rivalutazione dello SMIC prima della fine dell’anno
Infatti, secondo la Conjuncture Note emessa giovedì 15 giugno dall’INSEE, i rincari subiranno una lieve riduzione. L’indice dei prezzi al consumo tornerà su un livello inferiore al 5% dall’estate. Secondo queste previsioni, entro settembre 2023 la cifra scenderà sotto la soglia del 4,6%. Di conseguenza,‘INSIEME giudicando che la rivalutazione dello SMIC quest’anno non può essere accertata secondo gli ultimi dati. “La previsione di inflazione utilizzata in questo Rapporto Economico non implica una nuova rivalutazione automatica dello SMIC prima della fine dell’anno. Ma non possiamo escludere un aumento a sorpresa dei prezzi che lo scatenerà”. ha detto l’ente pubblico.
Stima confermata da Julien Pougetresponsabile del dipartimento del ciclo economico dell’INSEE. “Nel nostro scenario, non ci sarà alcun seguito il 1° maggio. È ancora una previsione, non impensabile all’inizio dell’autunno, ma in questa fase non è la nostra previsione…”, lui ha indicato.
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