Domenica, gli attivisti ambientalisti hanno colorato di nero il bacino della famosa Fontana di Trevi di Roma, affermando che la morte di 14 persone nelle inondazioni che hanno devastato il nord-est dell’Italia è stata un “avvertimento” del cambiamento climatico.

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Gli attivisti dell’organizzazione The Last Generation, che hanno inscenato altre manifestazioni per denunciare l’inerzia del governo sul cambiamento climatico, sono saliti nella fontana e hanno versato nell’acqua un liquido nero a base vegetale prima di andarsene, scortati dalla POLIZIA.

Più di 36.000 persone sono state sfollate dopo che le alluvioni hanno colpito la regione Emilia-Romagna. L’equivalente di sei mesi di pioggia è caduto in 36 ore questa settimana in Emilia-Romagna, provocando “l’alluvione del secolo” in questa ricca regione agricola e turistica.

Mattia, 19 anni, che non ha voluto rivelare il suo cognome, ha preso parte all’azione “perché l’immane tragedia che si è verificata negli ultimi giorni in Emilia-Romagna è un monito che prefigura l’oscuro futuro che attende l’umanità”.

Last Generation ha iniziato ad agire in Italia nel 2022 in vista delle elezioni generali per invitare i leader di tutti i partiti politici a fare dell’emergenza climatica la loro priorità.

Gli attivisti di Last Generation hanno ripetuto atti in tutta Europa, tra cui lanciare zuppa, purè di patate o vernice lavabile nelle finestre che riparano famosi dipinti esposti nei principali musei o nei siti del patrimonio culturale.

La Fontana di Trevi è resa famosa grazie ad una scena dell’antologia del film “La Dolce Vita” di Federico Fellini che mostra l’attrice svedese Anita Ekberg che vi fa il bagno in abito da sera.

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni è arrivato domenica in Emilia-Romagna per visitare i luoghi colpiti dal maltempo.