Sulla morte di Piermario Morosini indagano le autorità italiane

In Italia si interrogano sul ritardo nelle prestazioni di primo soccorso ad un giocatore del Livorno morto per complicazioni cardiache.

La Procura italiana e il Comune di Pescara hanno deciso di aprire un’indagine sulla presenza di un’auto della polizia cittadina che ha ritardato l’ingresso di un’ambulanza allo Stadio Adriatico per soccorrere il defunto centrocampista Piermario Morosini.

L’Italia oggi si chiede cosa stessero facendo le auto della polizia che bloccavano i cancelli d’ingresso carrabili dello stadio e perché l’ambulanza non fosse a bordo campo quando ieri Morosini ha avuto un infarto ed è caduto sull’erba, impiegando quattro minuti per raggiungere il giocatore e sette minuti. in uscita dallo stadio Pescara.

Se ci sono errori o disguidi li verificheremo. Forniremo piena chiarezza e chiarezza in merito a questa questione e intraprenderemo tutte le azioni necessarie“, ha detto l’assessore responsabile della Polizia cittadina, Gianni Santilli, in dichiarazioni riportate dalla stampa italiana.

Abbiamo inoltre assicurato la massima disponibilità a collaborare con le autorità giudiziarie affinché si faccia chiarezza e chiarezza su un dramma che ha scosso l’intera città, ma questo non può e non deve sfociare in un processo di piazza.Ha aggiunto.

Per rimuovere un’auto della polizia cittadina dall’ingresso di un impianto sportivo di questa città dell’Italia centro-orientale, un vigile del fuoco ha dovuto rompere il finestrino del veicolo per rilasciare il freno a mano e spostarlo con l’aiuto di altri.

Sono stati minuti cruciali per il 25enne, rimasto vittima di un infarto in campo mezz’ora dopo la partita della sua squadra di Seconda Divisione (Serie B), il Livorno, contro il Pescara, dopo di che è stato trasferito in ambulanza al Ospedale Civile Santo Spirito di Pescara.

Lì, i medici, dopo averlo messo in coma farmacologico per applicargli uno stimolatore esterno dopo aver subito un infarto, ne hanno dichiarato la morte intorno alle 16:56 ora locale (14:56 GMT), cioè quasi un’ora e mezza dopo cadendo sull’erba, dove tentò di rialzarsi tre volte senza successo.

Il cardiologo dell’Ospedale Santo Spirito Leonardo Paloscia, che ha curato Morosini in campo mentre guardava la partita, ha confermato che il centrocampista non ha mostrato segni di rianimazione né all’interno dello stadio, dopo il primo massaggio cardiaco, né in ambulanza. e si può dire che il giocatore fosse quasi morto quando è arrivato al pronto soccorso.

Nella sua prima diagnosi, Paloscia ha citato un infarto dovuto alla fibrillazione ventricolare come causa della morte del suo giocatore, anche se non ha escluso altre ragioni, come problemi neurologici.

All’inizio sembra una sorta di aritmia cardiaca, ma la causa potrebbe essere un’altra, forse neurologica. È difficile da dire. Tutto risulterà chiaro dall’autopsia“, ha commentato Paloscia, in un comunicato riportato dal quotidiano “La Gazzetta dello Sport”.

Per la precisione, l’autopsia sul corpo di Morosini, orfano di padre e madre e con una tragica storia familiare, sarà eseguita nelle prossime ore, forse domani, a Pescara, dove nella camera mortuaria è custodito il Santo. Spirito Hospital del corpo del giocatore.

A rendere omaggio alla salma si è recata questa domenica Anna, la fidanzata di Morosini, insieme agli amici del giocatore, ai colleghi e al presidente della Serie B Andrea Abodi.

Questa settimana, quando in Italia non c’era il calcio in segno di lutto per Morosini, tutta la stampa italiana si è aperta con la triste notizia della morte del centrocampista del Livorno, arrivato quest’anno in Serie B in prestito dall’Udinese. Prima Divisione e che ha partecipato con la squadra italiana U21 agli Europei di Svezia del 2009.

EFE

Gerardo Consoli

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