Telecom Italia ha rifiutato un’offerta del governo da 750 milioni di euro per l’acquisto di Sparkle, la sua divisione cavi sottomarini

Telecomunicazioni Italiane (TEMPO) ha rifiutato un’offerta di acquisizione da parte del governo del Paese transalpino attività di operatore di cavi sottomarini (Scintillante), come riportato dalla società mercoledì in un comunicato.

Dettagli dell’offerta rifiutata da TIM

“Consiglio direttivo TEAM […] ha esaminato l’offerta pervenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (‘MEF’) per l’acquisizione di Sparkle e, ritenendola insoddisfacente, ha incaricato l’Amministratore Delegato (TIM), Pietro Labriola, di negoziare con il MEF diverse opzioni, con possibili adeguamenti dei termini del contratto, in tal caso TIM mantiene la partecipazione nella società (Sparkle) per un certo periodo di tempo e sostenere l’attuazione dei piani strategici”, ha affermato la società.

Il 31 gennaio TIM ha annunciato di aver accettato l’offerta del Governo italiano per l’acquisizione di Sparkle, senza però rendere noto l’importo della proposta. Tuttavia, l’agenzia americana ‘Bloomberg’ ha indicato che l’offerta dell’esecutivo per il cavo sottomarino della TIM si aggira intorno ai 750 milioni di euro.

Presenza e operazioni Sparkle

Sparkle gestisce circa 600.000 chilometri di cavi in ​​fibra sottomarina e ha una presenza diretta in 33 paesi, come dettagliato dalla società sul proprio sito web.

In questo contesto vale la pena ricordare che TIM ha recentemente venduto la sua controllata di rete fissa (NetCo) al fondo Kohlberg Kravis Roberts (KKR) in un’operazione dal valore massimo di 22 miliardi di euro e nella quale Sparkle non era inclusa.

Emiliano Brichese

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