Il governo italiano è riuscito a trovare i necessari punti di convergenza con la regione. Da lunedì sarà consentita la circolazione in diverse regioni e dal 3 giugno in tutto il Paese, senza restrizioni. Dal 3 giugno, secondo la stampa, saranno aperte le frontiere dell’Italia con gli altri Paesi dell’Unione Europea. Nessuna quarantena e nessuno deve firmare una dichiarazione.
Alla fine, la politica di ritorno alla vita quotidiana è diventata più rapida per limitare la crisi economica. Da lunedì prossimo riapriranno barbieri, parrucchieri, caffetterie, bar e ristoranti, con la possibilità di consumare i prodotti in negozio. La distanza minima che deve essere mantenuta tra un cliente e l’altro è stata finalmente ridotta da due a un metro. Per i soli allenamenti in palestra – con giorni liberi a partire dal 25 di ogni mese – restano obbligatori i due metri. In tutti gli esercizi commerciali i proprietari potranno chiedere ai clienti di farsi misurare la temperatura prima di entrare e chiunque abbia una temperatura superiore a 37,5 dovrà tornare a casa.
Lotta per il turismo
Con la libera circolazione dentro e fuori l’Italia si spera che il turismo possa essere rilanciato, soprattutto nel Sud Italia e fino a Roma, dove la diffusione del virus è stata limitata.
Tuttavia, gli esperti e il governo consigliano ai residenti di scegliere gli spazi aperti per visitare la città. Pertanto i negozi quest’anno non pagheranno la tassa speciale sull’uso dei marciapiedi.
“Siamo pienamente entrati nella seconda fase. “Abbiamo lavorato molto bene insieme e condiviso la responsabilità con la nostra Regione”, ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Ora resta da vedere se, dopo la parziale revoca delle restrizioni nelle ultime due settimane, ci sarà un aumento dei contagi o se la situazione sarà ancora sotto controllo.
Fonte: DW
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