Un turista argentino è morto questo mercoledì dopo essere stato colpito dalle onde nella città italiana la rabbiaal Sud Costiera Amalfitana. Si pensa che si sia verificato un tragico esito quando ha fotografato il mare in tempesta, hanno confermato EFE fonte della Guardia Costiera locale.
La vittima era accompagnata dal marito quando sono andati in spiaggia a fotografare il mare mosso. L’uomo è riuscito a salvarsi la vita dopo essersi impiccato alle rocce, nonostante fosse sottoposto a visite mediche presso l’ospedale di Roma Castiglione di Ravello.
La coppia, circa 50 annivisitare questa spiaggia nelle vicinanze Napoliuna delle mete turistiche più ambite ed esclusive d’Italia, e hanno deciso di trascorrere la giornata a fiordi dal comune di Furore.
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Sul posto era scoppiato un temporale ma i due hanno deciso di avvicinarsi al mare, magari per scattare qualche foto, quando sono stati travolti da un’onda che ha trascinato via la donna.
Secondo quanto riportato dai media italiani, i primi soccorsi sono arrivati da un residente locale, che è rimasto sorpreso dalle urla della coppia, che ha gettato una corda in mare per soccorrerli. L’uomo si aggrapperà alla prima corda, mentre la donna non potrà aggrapparsi alla seconda.
Il suo corpo senza vita è stato successivamente recuperato dall’acqua da guardia Costiera la zona.
I due vivono in un ostello a positano e la Procura di Salerno stanno indagando sull’accaduto, secondo canali pubblici RAI. La magistratura deve decidere se disporre il sequestro della salma per l’autopsia e gli accertamenti.
Secondo i media locali, la vittima aveva 36 anni e suo marito 52 anni.
Il nubifragio nel salernitano ha costretto alla revoca delle lezioni in molti comuni. Di conseguenza, nelle ultime ore le autorità hanno emesso un allarme climatico forte intensità previsione delle precipitazioni. La comunicazione, da un’allerta arancione, ha avvertito che “è probabile che i mari siano molto mossi o pesanti con mareggiate lungo la costa”.
Per la sua vicinanza al mare, e per i suoi ripidi pendii, il piccolo paese di Furore era un luogo di guardia. Nel 2018 anche circa quattro turisti sono stati travolti dalle onde, fino alla morte di una donna.
Furore è conosciuta come “la città che non c’è”, per le sue piccole dimensioni e per la difficoltà di entrarvi.
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