L’attività, denominata Fiuto, che significa “annusare”, è la prima del suo genere in Italia. “Vogliamo che i cani che vengono da noi mangino qui così come le persone”, ha spiegato Marco, secondo il giornale Guardia.
L’idea è nata in parte dal suo amore per la ristorazione. Una volta gestiva un ristorante nel quartiere Trastevere di Roma. Adesso vuole ringraziare anche la sua amica Noemi, che è un’amante dei cani.
“Abbiamo pensato: perché non provare a unire le nostre due passioni. Abbiamo chiesto consiglio agli esperti, dai ristoratori ai veterinari a chi fornisce cibo per cani. “Non lasciamo nulla al caso”, ha continuato Marco.
Il menu accuratamente curato comprende piatti di pollo e altre carni, pesce e verdure come antipasti, seguiti da una selezione di secondi piatti e dessert, alcuni dei quali con osso. Ogni ospite cane riceve anche una bevanda alcolica, cioè acqua minerale, non acqua del rubinetto.
Cucina separata per le donne
Naturalmente il ristorante ricorda anche i proprietari di cani o coloro che non hanno animali a quattro zampe. I cuochi preparavano il cibo per loro in una cucina completamente separata.
Il numero di proprietari di cani in Italia è aumentato notevolmente negli ultimi anni, in parte a causa della pandemia di coronavirus. L’anno scorso gli italiani hanno speso complessivamente 7,2 miliardi di euro (175,7 miliardi di corone ceche) in alimenti per i loro animali domestici.
“I cani italiani li amano e li trattano proprio come bambini, in alcuni casi anche meglio. Li considerano membri della famiglia e non solo animali domestici”, ha aggiunto Marco.
Il cane è scappato da un container e si è nascosto in aeroporto per tre settimane
Cocktail
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