Un tribunale in Israele ordina il rientro in Italia di un ragazzo che ha perso i genitori in un incidente in funivia su Stresa iRADIO

Un tribunale di Tel Aviv ha stabilito lunedì di restituire alla sua famiglia italiana il ragazzo, che era l’unico sopravvissuto di una funivia che si è schiantata contro le montagne del nord Italia a maggio. A settembre suo nonno lo ha portato in Israele e la polizia sta indagando sul caso come rapimento.




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Il nonno materno del ragazzo, Shmulik Peleg, si è rifiutato di parlare con i giornalisti. | Foto: Corinna Kern | Fonte: Reuters

Nello schianto di maggio, 14 persone hanno perso la vita, tra cui cinque parenti di Eitan Biran di sei anni; includevano sua madre, suo padre, suo fratello e due nonni. Il padre di sua madre, Shmulik Peleg, lo ha portato in Israele, dove ha detto che il ragazzo dovrebbe essere cresciuto lì.

Ha perso un parente quando è crollata la funivia, ora i parenti in Italia e in Israele stanno litigando per il ragazzo

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Peleg ha sottolineato le origini del ragazzo e cittadinanza israeliana mentre affermava che anche i genitori di Eytan avevano pianificato il trasferimento del ragazzo in Israele.

I miei parenti paterni vivono in Italia. Secondo loro il ragazzo è stato portato via a loro insaputa e ne chiedono il ritorno in Italia.

Il caso è stato gestito dal tribunale della famiglia di Tel Aviv. Decise che il ragazzo doveva essere riportato in Italia, dove aveva vissuto fin dall’infanzia. Rimarrà lì temporaneamente con i suoi parenti più stretti fino a quando un tribunale non risolverà una controversia sull’affidamento tra i parenti di suo padre che vivono in Italia e la famiglia di sua madre che vive in Israele.

Prove

Lunedì, secondo i media israeliani, il tribunale ha anche ordinato a Peleg di pagare le spese processuali di 70.000 shekel (483.000 corone).


Un altro sospettato. La procura italiana sta indagando su nove persone e due società sull’incidente della funivia

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Secondo informazioni precedenti, un tribunale italiano ha affidato Biran dopo diverse settimane di ricovero alla zia paterna Aya Biranová Nirkova, che viveva vicino a Pavia. Lei e suo marito volevano crescere Eitan, sebbene avessero due figlie. Ma anche sua zia materna è interessata alla sua adozione.

La Procura di Pavia ha annunciato che chiederà il ritorno del minore in Italia in ottemperanza alla Convenzione dell’Aja sui diritti del fanciullo.

Pelega è stato accusato dall’ufficio del pubblico ministero di sequestro di persona. Peleg ha ammesso di aver guidato Eitan dall’Italia in un’auto a noleggio in Svizzera, da dove entrambi sono volati in Israele.

A suo sfavore va anche il fatto che l’uomo sia stato condannato in passato per violenza domestica. Allo stesso tempo, zia materna di Ejtan ha affermato, che dopo meno di una settimana in Israele, il ragazzo ha mostrato che qualcuno gli stava facendo il lavaggio del cervello. Deve pronunciare le frasi e le frasi apprese.

ehm, CTK

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Michela Eneide

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