Un’immigrata partorisce su una nave che l’ha prelevata dal Mediterraneo

Travaglio causato da “viaggio difficile, condizioni difficili, stress e disidratazione”

Una donna migrante ha partorito questa mattina sulla barca Geo Barents dell’organizzazione non governativa Medici Senza Frontiere, che l’ha prelevata nel Mediterraneo con i suoi tre figli.

“Nonostante la felice occasione, le sue condizioni sono gravi e richiedono cure mediche specialistiche”, ha detto l’organizzazione su Twitter, chiedendo alle autorità maltesi e italiane di organizzare con urgenza il trasporto della donna e dei suoi figli.

La giovane, la cui identità non è stata resa nota, si era imbarcata sul barcone “instabile” partito lunedì dalla Libia con altre 90 persone.

Il parto è stato causato da “viaggi difficili, condizioni difficili, stress e disidratazione”, secondo MSF.

La Geo Barents, la nave di salvataggio dell’organizzazione, trasporta ora 255 migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo, che le Nazioni Unite considerano il più pericoloso al mondo, poiché dal 2014 sono morte 17.000 persone nel tentativo di raggiungere le coste nelle acque europee.

Il mese scorso Geo Barents è diventato al centro delle polemiche dopo che inizialmente gli era stato negato il permesso di sbarcare i soccorritori che trasportava nei porti italiani, ad eccezione dei più vulnerabili. Finalmente ha avuto il via libera, dopo molte proteste e critiche, ma questo è il primo segnale del nuovo approccio che il premier italiano di destra Giorgia Meloni intende assumere sulla politica dell’immigrazione.

L’Italia ha registrato un aumento significativo degli arrivi di migranti via mare dall’inizio dell’anno, secondo i dati del Ministero dell’Interno: dal 1° gennaio sono sbarcate sulle sue coste 96.816 persone, rispetto alle circa 63.000 dello scorso anno e alle 32.000 del 2020 .

La maggior parte di questi migranti viene soccorsa dalla guardia costiera italiana, ma Roma ha aspramente criticato le operazioni di salvataggio su imbarcazioni noleggiate da diverse organizzazioni non governative.

Fonte: skai.gr

Alberta Trevisan

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