Zharnel Hugues ha battuto il record di Linford Christie ed è diventato il nuovo leader mondiale nei 100 metri


Il britannico Zharnel Hugh è diventato il grande protagonista dell’incontro di New Yorkround ten del circuito d’oro del Continental Tour, dopo aver vinto questo sabato a la finale dei 100 metri con un tempo di 9,83 secondi, il miglior risultato mondiale di quest’anno.

Un record che ha permesso a Hugues, 27 anni, non solo di scendere di un centesimo dal suo miglior tempo fino ad oggi, i 9,84 secondi siglati dal keniano Ferdinand Omanyala lo scorso maggio, ma di mettersi in secondo nella classifica europea di tutti i tempi, alle spalle dell’italiano Marcell JacobsPrimatista europeo con 9.80.

Sarah Stier//L’immagine di Getty

Tutti gli avvertimenti dell’atleta britannico, attuale secondo europeo sulla distanza, in vista dei Mondiali che si terranno il prossimo agosto a Budapest, e che è partito male ed è arrivato solo primo nella top 10. metri.

Zharnell Hugues non solo ha firmato un record incredibile, un nuovo record britannico preso da Linford Christie, che aveva 9.87 da quando vinse i Mondiali di Stoccarda del 1993, un anno dopo essersi proclamato campione olimpico a Barcellona 92ma ha nettamente battuto il giamaicano Ackeen Blake, uno dei nomi della stagione, secondo con 9.93 secondi, e l’americano Christian Coleman, campione del mondo 2019 a Doha, terzo con 10.02 secondi.

McLaughlin è sceso di nuovo sotto i 50 secondi

Se la British Hugues è rimasta sorpresa dalla sua brand identity, 49,51 secondi con cui l’americana Sydney McLaughlin-Levrone ha vinto i 400 metril’attuale campione olimpico e mondiale dei 400 ostacoli, lasciando un po’ “freddi” i tifosi.

Era inutile che il nordamericano stabilisse un record personale all’Icahn Stadium di New York e lo spettacolare 50.68 di McLaughlin-Levrone stabilito lo scorso anno come nuovo record universale per 400 ostacoli ha sollevato aspettative. Non pochi hanno visto Sydney McLaughlin-Levrone, 23 anni in grado di minacciare a medio termine il leggendario record mondiale sui 400 sprint detenuto da Marita Koch dalla Germania dell’Est dal 1985 con un tempo di 47,60 secondi.

Ben lontano dall’atleta americano questo sabato, che con una lezione ben appresa dall’agonia patita negli ultimi metri del meeting di Parigi, Ha iniziato il tour dello stadio in modo più controllato, che ha concluso in 49,51 secondi.

Athing Mu è tornato con una rassicurante vittoria

Da parte sua, anche americano Athing Mu, l’attuale campione olimpico e mondiale, è tornato sulle piste undici mesi dopo con una convincente vittoriadopo aver primeggiato nella finale degli 800 metri con il tempo di 1:58.73 minuti.

Tempismo più che incredibile per Mu, che non gareggia dal 24 luglio 2022 quando fu incoronato campione del mondo degli 800 metri a Eugene (Stati Uniti). Undici mesi ad Athing Mu, a soli 21 anni, ha lasciato gli allenamenti in Texas agli ordini di Milton Mallard, l’allenatore che lo ha guidato all’oro olimpico e mondiale, lavorare a Los Angeles sotto la guida di Bobby Kersee, coach tra gli altri di Sydney McLaughlin.

Inattività che non ha minimamente alterato lo sprint dell’atleta nordamericano, che, nonostante la presenza del connazionale Ajee Wilson, campione del mondo in carica sulla lunga distanza, praticamente non trova un avversario con cui vincere, come hanno visto più di due secondi in cui Athing Mu ha superato il suo inseguitore più vicino, l’americano Sage Hurta-Kleckersecondi con un tempo di 2:00.77 minuti.

Noah Lyles eguaglia Usain Bolt

Anche l’americano non si è avvicinato al tempo previsto noah lylesdue volte campione del mondo nei 200 metri, che ha vinto la finale di doppio a tempo di record 19,83 secondi. È 34a volta nella sua carriera in cui è sceso sotto i 20 secondi, che ha eguagliato Usain Bolt in questo senso.

Lyles detiene il miglior record mondiale quest’anno dallo scorso 3 giugno a Kingston (Giamaica) ha corso con il tempo di 19.67 secondi e ha il suo personal best di 19.31 secondi, record americano dello scorso anno per aver vinto il titolo mondiale ad Eugene.

La foto del volto di Ismail Perez

Ismael Pérez è un giornalista esperto nel campo dell’atletica e degli sport olimpici. Si è appassionato ai Giochi Olimpici di Atene 2004 e da allora ha partecipato felicemente alle competizioni dalla sala stampa, parlando con gli atleti, seguendoli sui social media e raccontando storie, ma anche andando in bicicletta o saltando a un concerto.

Ha studiato giornalismo all’Università di Valladolid e ha conseguito un master in giornalismo e comunicazione digitale presso la EAE Business School di Madrid. Ha vissuto a Torino e Roma e ha coperto tutti i tipi di notizie a El Norte de Castilla, El Mundo de Castilla y León, Televisión Castilla y León, Rome Reports e ha lavorato nella comunicazione aziendale presso Burson Cohn & Wolfe. Scrive anche dei principali campionati di atletica leggera a Somos Olímpicos, Vavel o Foroatletismo e parla alla IAAF Global Running Conference di Lanzhou (Cina).

Con una carriera di oltre un decennio nel commercio, dal 2019 è stato associato a World of Runners, Men’s Health e Women’s Health presso Hearst Magazine e scrive di eventi attuali in atletica leggera competitiva, corse popolari, triathlon, corsa campestre, Olimpiadi , anche se occasionalmente le piace anche il ciclismo, l’arrampicata, la vela, il nuoto, il tennis, la canoa, il judo, lo snowboard… o qualsiasi altra cosa che abbia un posto nelle Olimpiadi (non nelle Olimpiadi).

Foto del capo dell'Agencia EFE

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Gerardo Consoli

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