Stile glamour accogliente
A Los Angeles nel mitico quartiere di Beverly Hills, questa villa fu costruita nel 1926 da James E. Dolena, soprannominato l’architetto delle star. Intorno ai giardini centrali, l’architettura, nel “rinascimento coloniale spagnolo”, più tardi in stile georgiano, si è sviluppata in una piazza com’era in un primo momento, e conserva gli ornamenti stravaganti, le modanature, le opere in legno, le scale monumentali, bagno in marmo… Nel soggiorno, il bel tetto a cupola aggiunge altezza alla stanza sfruttando la luce che entra da entrambi i lati del giardino. L’arredamento dà il posto d’onore a stoffe, tappeti, stoffe, in varie tonalità di beige, nero-marrone, per evidenziare l’architettura della stanza. ventaglio di stoffa velluto, così morbido al tatto, l’arredatore non ha esitato a rivestire il divano Durant con le sagome da lui disegnate, due poltrone vintage (J. Schellenberg Interiors) e due sedie italiane degli anni ’80 (Clarence House).
Dritto al punto
Dopo cinque anni di progettazione e lavoro, questo loft progettato dall’architetto John Pawson è emerso come uno schizzo luminoso appositamente per il quartiere Hudson di New York. Sottolineando un volume altamente strutturato sotto un soffitto alto 5,5 metri, il soggiorno è uno spazio centrale che unisce la zona giorno e quella da pranzo, illuminate dalla luce del sole. finestra e il soffitto. Lo spazio bianco pulito sereno ed elegante, come i mobili, si fonde con i materiali, scelti con precisione per una finitura straordinaria, pino douglas per il parquet e boiserie per la zona pranzo, onice bianco traslucido, l’altezza, che lo filtra
luce. Mobili rari oscillano tra stili contemporanei, una sedia Harp del 1968 di Jørgen Høvelskov, un tavolo di Piero Lissoni e pezzi di vecchie sedie svedesi del XVIII secolo.
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