Dopo le proteste contro i vaccini e gli attacchi neofascisti ai sindacati, a Roma furono organizzati grandi cortei contro l’ascesa dell’estrema destra. Le parti devono prendere una posizione chiara.
Il messaggio della mobilitazione è più che chiaro: dopo anni di discussioni e di impegno, bisogna trovare un modo per sciogliere rapidamente tutti i partiti e le organizzazioni neofasciste. I tre maggiori sindacati italiani Cgil, Cisl e Uil riempiono piazza San Giovanni a Roma con oltre 200.000 residenti.
Sono arrivati nella capitale italiana in autobus dalla Calabria, mentre i “partigiani” dell’ultima resistenza hanno preso parte alla marcia, che ha combattuto contro il fascismo. Un’infermiera da podio chiede più rispetto per le regole democratiche, così come per chi si sforza di aiutare i propri simili.
“Mai più fascismo”
Questa è stata una risposta massiccia all’invasione e distruzione provocata dai neofascisti, una settimana fa presso la sede della gilda Cgil a Roma.
Lavoratori italiani, pensionati, studenti, non pretendono alcuna forma di tolleranza. “Abbiamo a che fare con l’intero Paese, stiamo difendendo la democrazia. Mai più il fascismo”, ha detto il segretario sindacale Cgil Maurizio Lantini.
Tuttavia, sembra che i partiti politici non siano riusciti a raggiungere un accordo. Il presidente del Consiglio Mario Draghi sta valutando se sciogliere l’organizzazione politica neofascista attraverso un decreto del governo.
I disordini nella politica italiana
Tuttavia, molti ritengono che non siano escluse tensioni all’interno dell’alleanza di governo e che sarebbe meglio che le autorità giudiziarie prendessero questa decisione.
I Democratici di centrosinistra hanno proposto di varare una legge speciale ei Cinque Stelle hanno appoggiato l’iniziativa. Ma la Lega di Matteo Salvini, Forza Italia di Silvio Berlusconi e i “Fratelli d’Italia” di estrema destra non sono sulla stessa lunghezza d’onda.
Inizialmente hanno condannato il vandalismo dell’ufficio della Cgil. Ma ora chiedono – più in generale – di affrontare tutte le forme di violenza, non importa da dove provenga. Salvini ha detto ieri sera che in questa fase non c’è pericolo neofascista nel Paese. “Può valerne la pena, un voto estremo che alcuni – nonostante gli sviluppi – non vogliono perdere”, ha detto il commentatore italiano.
Theodoros Andreadis Siggelakis, Roma
Fonte: onda tedesca
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