L’Audax Italiano del Cile ha pareggiato a reti inviolate giovedì contro il Santos del Brasile, nella seconda giornata del Gruppo E della Copa Sudamericana.
Il Cile, guidato provvisoriamente da José Calderón, ha spazzato via la crisi di risultati che aveva trascinato verso il basso e ha segnato allo stadio Vila Belmiro, nella città portuale di Santos, il primo punto in un torneo continentale.
Nonostante avessero l’iniziativa e il possesso palla, i locali, osservati dall’area di rigore dalla stella Neymar, mancavano di idea e definizione nelle poche opzioni chiare che avrebbero dovuto segnare.
Newell’s Old Boys (ARG) guida l’area con un punteggio perfetto, seguito da Santos (4 unità), Audax (1) e Blooming (BOL, 0).
Nella loro prossima uscita, il 2 maggio, “Peixe” avrebbe contestato il vantaggio con Newell’s a Rosario. Due giorni dopo, “Tanos” e “Academia” si sarebbero scontrati a Rancagua in un duello in fondo alla classifica.
-Neymar fa visita-
I paulisti hanno avuto problemi a corrispondere ai visitatori VIP che guardavano la partita da un palco a Vila Belmiro.
Recuperato da un intervento chirurgico alla caviglia destra, il fuoriclasse Neymar assiste alle partite della squadra che lo ha plasmato e dalla quale ha fatto il salto in Europa.
Ma la presenza del ’10’ ha fatto ben poco per ispirare il Santos, che è culminato nella conquista della Copa Libertadores nel 2011, la terza del club dopo quelle vinte da Pelé nel 1962 e nel 1963.
Nel primo tempo la sua ex squadra ha prodotto appena due occasioni pericolose contro una squadra in crisi.
Nella prima, l’attaccante Marcos Leonardo (10′) approfitta di un lancio lungo per infilarsi in area e caricare il portiere Tomás Ahumada con un cross di destro.
Due minuti dopo, il ’10’ dell’attuale ‘Peixe’, il venezuelano Yeferson Soteldo, ci riprova, questa volta con un tiro dall’angolo in basso a destra della rete.
L’Audax, che lunedì ha esonerato il Ct dell’Argentina Manuel Fernández, è stato scosso da un calcio di punizione di Matías Sepúlveda (18′) che è andato vicino al palo destro del capitano Joao Paulo.
-Nessuna idea-
Senza DT nella proprietà e flirtando con la retrocessione (penultimo, con sette punti in dieci partite), l’Audax ha fatto il suo lavoro e ha aggiunto almeno un punto.
I paulisti, anch’essi con un avvio di stagione debole, controllano palla e ritmo di gioco, ma il loro attacco è ben controllato dalla difesa sud.
L’allenatore Odair Hellmann ha tentato di cambiare le cose mandando in campo l’attaccante colombiano Stiven Mendoza al posto di Angelo (63), con una presenza più fisica rispetto al brasiliano per allontanare ‘Tanos’.
Il ritmo di Mendoza ha rivitalizzato momentaneamente l’attacco di Santos, che ha messo in difficoltà Ahumada con i tiri – saettati ma ravvicinati – di Nathan (66) e Dodi (79).
Ma il dominio e la volontà sono stati condannati dall’incapacità di generare alcun rischio reale nell’atrio dell’Audax, il che ha reso amara la visita di Neymar e ha servito il suo scopo di aggiungerlo.
raa/gfe
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